disegno architettonico, D'Aronco Raimondo Tommaso, XX

Veduta prospettica di un colossale monumento a torre con ampie gradinate inframezzate da gruppi statuari, volta a descrivere il rapporto fra il complesso e le caratteristiche ambientali del luogo, ovvero il Monte San Michele nei pressi di Gorizia.

Nel 1920 Raimondo D’Aronco partecipa ad un concorso per la realizzazione del monumento-ossario al Fante sul Monte San Michele a Gorizia, per la cui progettazione rielabora alcune proposte avanzate nel 1886 per il monumento di Calatafimi. Ciò è testimoniato da una lettera spedita il 13 giugno 1920 all’architetto Annibale Rigotti (1879-1968), anch’egli impegnato nel concorso: "il progetto di monumento al fante io l’ho finito. Ci ho messo molto più tempo di quanto tu intendi metterne. Domani lo spedirò e con domani non ci penserò più". Tuttavia, il disegno presentato non viene valutato positivamente dalla giuria, scatenando l’aspro disappunto di D’Aronco, il quale, rivolgendosi sempre all’amico Rigotti, afferma: "Né la linea orizzontale né quella verticale hanno trionfato. Hanno finito male egualmente i morti e i non morti. La busecca trionfa! […] Il mio e il tuo pare fossero tedeschi. Il mio ispirato a quello di Lipsia, il tuo non so a cosa".