angolo inferiore sinistro: App.ni Giu.e / 1803
verso, angolo inferiore destro, etichetta: 170.
verso, metà inferiore, etichetta: Giuseppe / Appiani / 1803 / dono del / cav. Libero Grassi
Il disegno - contraddistinto da rapidi tocchi a penna su carta avorio e qualche raro tocco di matita - raffigura la Madonna seduta (forse su un cuscino) con il volto reclinato; in braccio a lei Gesù Bambino, che si allunga fino ad avvicinarsi al viso della madre. Maggiore attenzione è dedicata alla resa delle fattezze della Madonna, con i tratti di penna che si fanno più fitti, insistiti; lo sfondo è al contrario unicamente suggerito.
Il foglio di ridotte dimensioni è stato attribuito (Rizzi 1961 e 1970) a Giuseppe Appiani sulla scorta della firma posta in calce alla composizione; Rizzi tuttavia confonde l'autore del foglio (Vaprio 1754 - Milano 1812) con un pittore suo omonimo, e di poco precedente (Milano 1701 - Magonza 1785), creando un pastiche tra i dati anagrafici dei due. Una volta chiarito l'equivoco, la data vergata sul recto del foglio andrebbe quindi vista non come "apocrifa" (Rizzi 1961), quanto come parte integrante della firma dell'artista. L'Appiani - allievo di Traballesi - godrà di una certa fama presso i contemporanei in veste di restauratore e connoisseur. Ad oggi non è stato possibile instaurare alcun collegamento tra il foglio - da Rizzi ritenuto "un disegno per incisione" - e le opere note del pittore brianzolo.
Rizzi A., I disegni antichi dei Musei Civici di Udine, Udine 1970
Rizzi A., Disegni del Museo Civico di Udine, Udine 1961