angolo inferiore destro, etichetta: 753
angolo inferiore destro: Testa del Masaccio
verso, angolo superiore sinistro: 36 [...]
Il disegno raffigura un uomo anziano a mezza figura, voltato di tre quarti e restituito con vigorosi tratti di matita.
L'iscrizione autografa presente sul recto del foglio agevola l'identificazione dell'opera cui Mattioni si è ispirato: si tratta del Ritratto di vecchio, affresco staccato di dimensioni ridotte oggi conservato agli Uffizi (1485 ca.; inv. 1890, 1485). L'opera è attualmente attribuita, seppur non unanimamente, a Filippino Lippi; all'epoca in cui il pittore udinese ne ha tratto una copia era ancora ritenuta di mano di Masaccio. I disegni inventariati con i numeri che vanno dal 744 al 756 inclusi fanno parte di un medesimo taccuino, e sono conservati ancora come tali. Sulla copertina del taccuino si legge "di Giovanni / Mattioni Ud". Le scarse notizie circa l'attività di Mattioni e il catalogo molto circoscritto di opere a lui riconducibili non agevolano la datazione del nucleo di fogli, né è stato ad oggi possibile collegarli ad imprese di sua mano. Il pittore è in buona sostanza ricordato unicamente come allievo di Chiarottini, con cui collabora e da cui mutua il gusto per le quadrature, per gli elementi rococò e per i principi della scenografia di ascendenza emiliana. Per circoscrivere la data di esecuzione dei fogli si sono utilizzati i dati biografici resi noti da Laura Visintin (1993, 1997).
Visintin L., Giuseppe Mattioni allievo ed epigono di Chiarottini, in Francesco Chiarottini e la cultura del secondo Settecento in Friuli, Monfalcone (GO) 1997
Visintin L., Un'ipotesi attributiva per gli affreschi di villa Brigido a Trieste, in Neoclassico, 1993, 4