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angolo inferiore sinistro: P. Rotari
al centro del bordo inferiore: secondo
verso del foglio di supporto, angolo inferiore destro, etichetta: 240.
verso del foglio di supporto, angolo inferiore destro, etichetta: 21
verso del foglio di supporto, angolo inferiore destro, etichetta: ROTARI/ Pietro / 1707-1762 / Vedi Sched.
verso del foglio di supporto, angolo inferiore sinistro: 822 D(?)[…]
verso, angolo inferiore destro: J5-
Il foglio rappresenta la Natività della Vergine, scena popolata di diverse figure affastellate fino a occupare tutto lo spazio disponibile. Lo sfondo è riservato a sant'Anna, ancora nel letto e affiancata da due figure rese in maniera sommaria. In primo piano, la Vergine neonata, fulcro visivo della scena, è tenuta in braccio da una nutrice. Tutt'intorno una schiera di figure femminili affaccendate: una donna vista di spalle sta frugando in un baule; un'altra sta preparando un bacile; un'altra ancora regge un panno. Nella porzione destra della composizione fa capolino una figura maschile barbuta, plausibilmente san Gioacchino, con le mani giunte in preghiera. La porzione superiore dello schizzo è occupata da Dio Padre su una nuvola, attorniato da angeli.
Il foglio è stato pubblicato per primo da Rizzi (1961) quale studio preparatorio per un'opera padovana; si tratta tuttavia della Natività di Maria in origine presso la chiesa di San Giovanni in Verdara, e non "la pala di San Lorenzo del Santo", errore emendato quando lo studioso pubblicherà nuovamente il disegno udinese pochi anni più tardi (1970). L'attribuzione - peraltro suggerita da una firma apposta in calce alla composizione - non verrà mai più messa in discussione, ed è in seguito accolta da Bettagno (1963), dalla Ievolella (2011) e dalla Ferrucci (2013-2014). Il foglio - uno dei pochi punti fissi utili alla ricostruzione del corpus grafico del pittore veronese - restituisce a rapidi tratti di penna gli elementi essenziali che si ritrovano nell'opera, oggi conservata presso i Musei Civici patavini. Vi si riconosce l'influenza del Balestra, nelle delicate fattezze dei visi; prassi ricorrente che coinvolge anche questa composizione è il riutilizzo di alcune figure, che si ritrovano pressoché identiche in opere a Verona, Rimini e San Pietroburgo. La cronologia del foglio si appoggia a ritrovamenti documentari che testimoniano di come la pala fosse in lavorazione nell'estate dell'anno 1740, termine ante quem per l'esecuzione del bozzetto.
Filipponi C., I disegni del Fondo Del Negro, 2013-2014
Ievolella L., Il Settecento a Verona. Tiepolo Cignaroli Rotari, la nobiltà della pittura., Cinisello Balsamo (MI) 2011
Rizzi A., I disegni antichi dei Musei Civici di Udine, Udine 1970
Disegni veneti, Disegni veneti del Settecento della Fondazione Giorgio Cini e delle collezioni venete, Venezia 1963
Rizzi A., Disegni del Museo Civico di Udine, Udine 1961