disegno, Carmelich Giorgio, XX

Oggetto
disegno
Soggetto
paesaggio con case e alberi
Autore
Carmelich Giorgio (1907/ 1929)
Cronologia
1924
Materia e tecnica
carta/ collage
Misure
mm - altezza 360, larghezza 270
Codice scheda
D_4568
Collocazione
Gorizia (GO)
Musei Provinciali
Musei Provinciali. Pinacoteca
Iscrizioni

Paesaggio geometrizzato con case addossate sulla destra e alberi stilizzati sulla sinistra.

L’assemblaggio di carte colorate ricostruisce sul supporto una veduta cittadina con una serie di case addossate le une alle altre, tra cui spuntano elementi vegetali, fiori e alberi stilizzati. L’opera, firmata e datata al 1924, costituisce una testimonianza importante dell’attività creativa dell’artista triestino che si esaurì nel breve arco temporale compreso tra il 1922 e il 1929, anno in cui la morte lo colse, mentre stava trascorrendo un soggiorno di cura a Bad Nauheim, nei pressi di Francoforte sul Meno, in Germania. Con l’amico Emilio Dolfi aveva fondato, nel 1923, “La Bottega di Epeo”, una piccola casa editrice di carattere artigianale che diede alle stampe, nel brevissimo corso della sua attività, oltre ad alcuni numeri della rivista «Epeo», anche due raccolte poetiche dello stesso Carmelich. Sempre nel 1923, entrò a far parte del Movimento Futurista Giuliano capitanato a Gorizia da Sofronio Pocarini che gli dedicò il primo numero de «L’Aurora», periodico avanguardista di cui l’artista triestino divenne anche redattore capo. A quel periodo risale anche la sua collaborazione alla rivista «Energie Futuriste» di Trieste che dirigerà negli ultimi tre numeri. Tali incarichi lo spingeranno ad interessarsi alla grafica pubblicitaria, interesse che lo condurrà ad un linguaggio espressivo caratterizzato da una sempre più accentuata sintesi formale. Nel 1924 conobbe personalmente Fortunato Depero e grazie ai rapporti già avviati con Enrico Prampolini fu invitato ad esporre alcuni progetti scenografici alla Internazionale Ausstellung Neuer Thatertechnik, organizzata a Vienna da Friedrich Kiesler. Ad occasioni come queste si legano le nuove sperimentazioni avviate da Carmelich nel campo della grafica e soprattutto della scenografia, con l’utilizzo di tecniche diverse che vanno dalla linoleumgrafia al collage, quest’ultimo, in particolare, sotto l’influenza dell’ammiratissimo Depero. Non si può escludere che l’opera di cui si tratta debba essere messa in relazione proprio con questi rinnovati stimoli creativi. In effetti, il collage in argomento presenta caratteristiche stilistiche e cromatiche affini alla produzione dell’artista di Rovereto: i profili ad angolo acuto che racchiudono gli oggetti, la compenetrazione di figure e sfondo, l’utilizzo di prospettive spaziali e punti di vista simultaneamente diversi. Inoltre, benché attualmente siano noti solo tre progetti per scenografia ideati dall’artista triestino tra il 1924 e il 1925, si deve rilevare una certa consonanza compositiva tra il collage oggi nelle collezioni museali e quello dal titolo Simultaneità scenica / Ambiente + esterno (1924-25), conservato presso la Moderna Galerija di Ljubliana. Ciò indurrebbe ad ipotizzare che anche il foglio goriziano possa rappresentare uno studio scenico, forse ideato in previsione di una mai realizzata mostra avanguardista progettata a Gorizia per il 1924 e di cui siamo a conoscenza perché Carmelich ne parla con l’amico Dolfi in una lettera in cui il primo descriveva al secondo le opere che stava pensando di preparare, seguendo le suggestioni artistiche di Depero (ZAR 2002, p. 79). In realtà, in quel lontano 1924, si svolse nel capoluogo isontino la I Esposizione goriziana di Belle Arti sotto la direzione di Antonio Morassi, ma essa finì per assumere un carattere molto meno dirompente e assai più rispettoso dei modi espressivi tradizionali di quanto, forse, Sofronio Pocarini, segretario organizzativo della rassegna, avrebbe voluto. In quell’occasione a Carmelich fu affidata solo l’ideazione della locandina della mostra. (GRANSENIGH 2007, p. 154)

BIBLIOGRAFIA

Gransinigh V., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007

Zar N., Giorgio Carmelich, Trieste 2002, 4

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