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Recipiente per vino, di forma quasi sferica e collo stretto (con una ingrossatura del vetro zigrinata sotto l’orlo), protetto, nella parte inferiore da un intreccio di vimini più scuro, che parte da una base di legno con piedini e forma un cesto, con l’ossatura verticale rinforzata da filo di ferro, con due maniglie; nella parte superiore è rivestito da fibre vegetali intrecciate, avvolte a spirale.
La lavorazione per ottenere rami rossi può essere eseguita tutto l’anno. Li si lascia seccare con la corteccia e li si spella solo dopo averli fatti bollire diverse ore. Il tannino conferisce un bellissimo colore ramato.
Dalla Bona P., Civiltà contadina nel comune di Sequals. 1850-1950, Sequals (PN) 1993
Atlante storico linguistico, Atlante storico linguistico etnografico friulano, Padova 1986, VI
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2
Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.