Pertica lunga circa quattro-cinque metri munita in punta di uno spuntone ed uncino in ferro.
Utilizzato durante la fase della fluitazione e, in particolare, dopo l'apertura della chiusa, #stùe#, sbarramento artificiale, realizzato sui canali d'acqua, la cui finzione era quella di formare un invaso che veniva liberato improvvisamente creando una corsa irruenta delle acque che trascinavano a valle i tronchi preventivamente posizionati da boscaioli specializzati, i #menaus#, lungo il rio. L'impiego del legno di faggio è dovuto al fatto che questo tipo di materiale garantiva maggiore aderenza della mano al manico, evitando, così, eventuali formazioni di vesciche e scivolamento dell'attrezzo durante l'uso.
Uomini Paesaggi Alta Val Meduna, Uomini e paesaggi nell'Alta Val Meduna. L'ultimo taglio dei boschi, Tramonti di Sopra/ Maniago 2010
Boschi Bassa Friulana, I boschi della Bassa Friulana, Latisana (UD) 2008, n. 72
Simonetti A., L'antica tecnica della fluitazione del legname mediante l'utilizzo di chiuse. Le stùis di Tralbe a Moggio Udinese, Pontebba (UD) 1993
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