secchio, cialdîr

Oggetto
secchio
Altra Denominazione
cialdîr, cialdêr, cjaldéir
Ambito di produzione
artigianato del Friuli occidentale
Cronologia
sec. XX inizio
Materia
rame - ferro
Misure
cm - altezza 28, larghezza 34, diametro 28.5
Codice scheda
BDM_13209
Collocazione
San Vito al Tagliamento (PN)
Palazzo Tullio Altan
Museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi

Recipiente con fondo convesso e due anse laterali, forate, in cui si inserisce il manico mobile curvo a semicerchio, con le estremità ripiegate. L'interno non è stagnato, l'esterno presenta leggeri tratteggi incisi uniformememte distribuiti: due file con doppia di linea tratteggiata e una fila con doppia linea di stanghette in diagonale

In seguito alla raccolta degli oggetti di rame durante la guerra d’Etiopia nel 1935 i #cjaldéirs# e molti altri vasi tipici vennero sostituiti con comuni secchie di metallo più leggero. In primavera, e precisamente durante la settimana che precedeva la Pasqua, i #cjaldéirs# venivano puliti e lucidati impastando farina di granoturco con aceto e sale. Tutti i vasi di rame che contenevano acqua o altri liquidi erano internamente stagnati. [Penzi]

BIBLIOGRAFIA

Penzi D., Guida al Museo Provinciale della Vita contadina, Pordenone 1987

Penzi D., Vandi e regolà. Una cultura contadina dimenticata, Udine 1983

Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2

Atlante storico linguistico, Atlante storico linguistico etnografico friulano, Padova 1978, III

Penzi D., Tradizioni artigianali comunitarie nel pordenonese, Pordenone 1972