anteriormente: Fratelli Casarotti / Padova
La pompa per solfato è costituita da un contenitore munito di cinghie per essere portato a spalla. Sul lato sinistro sporge la leva di azionamento che tramite una barra si collega allo stantuffo della pompa che sporge sul lato superiore. Qui inoltre fuoriesce il beccuccio a cui si connette il tubicino di gomma terminante con un cannello di rame dotato di erogatore e a fianco si trova l’apertura che consentiva l’introduzione nel serbatoio del solfato di rame. Il solfato di rame fuoriesce dall'ugello dopo essere stato sottoposto a pressione mediante il movimento della leva azionata a mano che agisce sulla pompa a stantuffo.
La pianta della vite può essere attaccata da numerosi parassiti e pertanto richiede ripetuti trattamenti per prevenirli o debellarli. Il fungo più diffuso, anche se non l’unico, era quello della peronospora e per combatterlo era comunemente usato il solfato di rame (verderame) che, acquistato in cristalli, veniva disciolto in acqua e poi ulteriormente diluito per ottenere una soluzione a cui andava aggiunta della calce. Si otteneva così la poltiglia bordolese che andava spruzzata con le irroratrici sulle viti ben asciutte per favorirne la presa sulla pianta. Era una attività nociva per i contadini, privi di protezioni adeguate.
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