La proprietà comprende un parco molto vasto, dell’estensione di 40.000 metri quadrati intorno alla villa con zone occupate a giardino, alcuni annessi e un piccolo laghetto. Si accede all’area attraverso un bel portale con due massicci pilastri con elementi laterali a volute e una decorazione in ferro battuto; lungo la cinta muraria sono posti numerosi vasi in pietra. Il complesso edilizio si articola in tre parti collegate, a formare un blocco a pianta rettangolare. Il corpo principale si eleva tre piani fuori terra nella parte anteriore e quattro in quella posteriore per risolvere un dislivello altimetrico. Fascia centrale sottolineata da un portale con piedritti in conci di pietra. Al piano nobile si trova una porta finestra con balaustra e con lo stemma gentilizio che si ripropone quasi identica sul fronte a nord. Fronte nord articolato anche da una struttura porticata di collegamento al parco. Un piccolo timpano con volute e due guglie concludono il tetto a padiglione su entrambi i fronti principali. Corpo di collegamento, su due/tre piani, alla torre laterale alta quanto il corpo centrale della villa, dotata di bifore, due stemmi lapidei in sommità, rivestimento in bugnato a piano terra e nei due spigoli est. Ampia scalinata di raccordo verso il parco con statue. Le sale interne, alcune delle quali vengono utilizzate come spazi espositivi per mostre temporanee, conservano ancora decorazioni a stucco, arredi e quadri di pregio.
L’edificio che, costruito nel 1722 e probabilmente restaurato e ampliato nel corso del XIX secolo, subì notevoli danni durante la prima guerra mondiale con la distruzione di un ciclo di affreschi risalente alla metà del Settecento realizzato da Francesco Chiarottini. Dalla fine del 1984 è diventato, di proprietà del Comune, che ha ereditato anche gli altri beni della famiglia de Brandis. Il lascito venne disposto dalla contessa Caterina Larichiuta de Cillis de Brandis, ultima discendente della famiglia le cui origini risalgono al Duecento. Nel corso dei secoli la villa ha avuto come ospiti illustri il re Vittorio Emanuele III e i duchi d’Aosta.
Ville venete, Ville venete: la Regione Friuli Venezia Giulia, Venezia 2005
Zoppè L., Ville del Friuli e della Venezia Giulia, Milano 2000