Padiglione A dell'ex Ospedale Psichiatrico Provinciale

Localizzazione
Gorizia (GO)
Oggetto
padiglione
Denominazione
Padiglione A dell'ex Ospedale Psichiatrico Provinciale
Autore
Baresi Silvano (1884/ 1958)
Uso storico
padiglione ospedaliero
Uso attuale
non in uso
Codice scheda
A_9444

Il padiglione A, attualmente inutilizzato e inaccessibile, è raggiungibile dalla strada che costeggia lateralmente il Parco Basaglia, una trasversale alla via Vittorio Veneto. Pensato quale padiglione di osservazione per le pazienti così dette “Tranquille”, l’edificio viene riqualificato tra il 1927 e il 1933 da Silvano Baresi nell’ambito dell’intervento più ampio di ricostruzione dell’Ospedale Psichiatrico Provinciale portato a compimento nei primi anni Trenta del Novecento. La planimetria del fabbricato risulta particolarmente articolata e asimmetrica e si sviluppa secondo una pianta a T. Lo stabile è composto di un piano fuori terra coperto con un tetto piano. Nella zona centrale un corpo a pianta rettangolare si eleva per due piani ed è coperto con un tetto a padiglione e manto in laterizio. Originariamente il padiglione era destinato ad ospitare 25 pazienti. All’interno erano ricavate cinque camerette di isolamento e tre sale dormitorio, mentre al piano superiore c’erano le camere per gli infermieri. Lo stabile non presenta rilevanti apparati decorativi. Da segnalare alcuni dettagli e rifiniture che meritano una particolare attenzione: le cornici modanate delle aperture, il cornicione delle coperture e i numerosi comignoli, tutti dettagli originali degli anni Trenta. Nel corso dei decenni l’edificio, oltre alla variazione d’uso, non ha subito rilevanti cambiamenti distributivi, né importanti interventi di manutenzione. Tuttavia, alcune aperture, specie sul fronte meridionale, sono state modificate.

Nel 1901 viene istituita una commissione per l’attuazione del progetto per la costruzione di un complesso ospedaliero psichiatrico a Gorizia. La commissione è composta dal fisico A. Luzzatto, dal consulente sanitario E. Fratnich, dall’ingegnere capo J. Wojteshovsky, dall’ingegnere A. Glessig e dal professore K. Hugues, che avrebbe seguito le fasi di progetto. I lavori di costruzione vengono diretti dall'ingegnere Artur Glessig. Il polo psichiatrico, realizzato tra il 1905 e il 1908, viene inaugurato nel 1911. Il comprensorio ospedaliero, ridotto in macerie nel corso del primo conflitto mondiale, si componeva di oltre venti edifici a padiglione immersi in un parco e tra di loro collegati da strade e percorsi gerarchicamente organizzati. A partire dai primi anni Venti si inizia a studiare la futura riqualificazione del plesso ospedaliero. Nel luglio 1927 l'architetto Silvano Baresi riceve l'incarico per la progettazione del nuovo polo psichiatrico. Baresi, tenendo conto dei resti e delle parti dei fabbricati ancora esistenti, propone uno schema planimetrico che ricalca sostanzialmente l'impianto originario. I lavori di ricostruzione si collocano tra il 1928 e il 1933, anno dell'inaugurazione dell'ospedale. Il padiglione A - adibito originariamente a reparto di osservazione delle pazienti così dette “Tranquille” - nel corso della prima guerra mondiale viene seriamente danneggiato, come tutti gli altri edifici del complesso sanitario. Oggi i padiglioni di quello che fu l’Ospedale Psichiatrico Provinciale ricadono all’interno del Parco Basaglia, un luogo di pregio non solo storico e architettonico ma anche ambientale, data la ricchezza del suo patrimonio arboreo. La proprietà dell'intero comprensorio ospedaliero rimane invariata fino agli anni Ottanta, dopo un lungo periodo di oblio. Nel 1982 l'area dell'ex Ospedale Psichiatrico viene frazionata. Circa i due terzi passano all'USL (oggi Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina - ASUGI) ed un terzo rimane all'Amministrazione provinciale. Nel 1995 vengono avviati lavori di trasformazione e manutenzione degli stabili destinati al Centro di Salute Mentale. Da alcuni anni è allo studio un ampio progetto per la rigenerazione urbana in chiave storico-culturale del Parco Basaglia di Gorizia. Nell’elaborazione di questo piano di recupero e di valorizzazione sono coinvolti tutti i soggetti pubblici proprietari e gestori che ricadono nella vasta area del Parco Basaglia (Azienda Sanitaria, Regione Friuli Venezia Giulia, ERPAC, Comune di Gorizia e UTI Collio-Alto Isonzo). Il Padiglione A è di proprietà della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e da diverso tempo risulta inutilizzato.

L'edificio presenta fondazioni in calcestruzzo. Murature portanti di elevazione in mattoni pieni, intonacate. Solai in laterocemento. Il tetto è a padiglione su struttura di legno; manto di copertura in coppi di laterizio. I corpi laterali e l'ala retrostante meridionale, ad un solo livello, sono coperti con un tetto piano a soletta in calcestruzzo e cemento legnoso, ricoperta con sabbia e ghiaia.

Dove si trova