La torre campanaria, costruita inizialmente a scopo difensivo, sembra risalire all’XI secolo, allorché nella villa di Basagliapenta viene costruita la cortina fortificata. Secondo alcuni storici le origini della massiccia torre possono essere retrodatate al tempo dei Longobardi (VII-VIII secolo). Per suffragare tale ipotesi è portata come prova una pietra incastonata nella struttura del fusto della torre, sul fianco nord, su cui sono incise due teste di fattura barbarica. Probabilmente tra il XV ed il XVI secolo, la torre campanaria viene sopraelevata con la costruzione della cella fornita di finestre a bifora. Alla fine del 1600 nuovi lavori vengono compiuti nel campanile: viene innalzato e viene eretta la cuspide in mattoni di argilla. Per la datazione del manufatto viene comunemente accettato l’anno 1691, inciso sulla bandierina segnavento di ferro, inserita nella croce terminale. Nel 1928 il campanile viene sottoposto a lavori di ristrutturazione (inserimento di tiranti nella struttura) prima che, nel 1929, vengano aperti due grandi finestroni circolari per inserirvi i quadranti del nuovo orologio. La cuspide viene intonacata con malta di cemento (1929). Nel 1980 il campanile viene consolidato e ristrutturato: a causa delle infiltrazioni d’acqua e delle lesioni causate dal terremoto del 1976, infatti, versa in precarie condizioni. La guglia viene demolita e il tetto viene ripristinato secondo la forma originale romanica e decorato con una cornice perimetrale ad archetti.
torre parzialmente inglobata nel corpo della chiesa