Campo sportivo comunale Baiamonti, Gorizia

Localizzazione
Gorizia (GO)
Oggetto
impianto sportivo
Denominazione
Campo sportivo comunale Baiamonti
Altra denominazione
campo sportivo del Littorio
Autore
Gyra Giuseppe (1892/ 1957)
Uso storico
stadio
Uso attuale
stadio
Codice scheda
A_2558
Iscrizioni

Il campo sportivo comunale Baiamonti è accessibile dall’omonima via, dopo aver attraversato il monumentale portale d’ingresso dall’inconfondibile pensilina fortemente aggettante retta da due possenti pilastri. Il fabbricato della tribuna presenta una forma planimetrica pressoché rettangolare (circa 60 x 8 metri). Tutte le membrature portanti delle strutture sono realizzate in getto di calcestruzzo armato. Nelle facciate è facilmente riconoscibile l’organizzazione compositiva e strutturale. I pilastri, posti a distanza regolare, definiscono le 15 campate totali che costituiscono longitudinalmente la tribuna. La gradinata occupa l’intera lunghezza dell’edificio. La porzione centrale della tribuna (per una lunghezza di sette campate) è coperta da una pensilina a sbalzo con travi ribassate di collegamento. L’elemento portante che regge la copertura è ripetuto otto volte; ciascun componente strutturale si configura come un sistema monolitico costituito da una coppia di pilastri collegati da una trave inclinata che sostiene la soletta della copertura. Le travi che reggono il sottile solaio presentano una sagoma alquanto articolata che ricorda un profilo alare che si assottiglia via via verso l’estremità dello sbalzo. Sul lato rivolto verso il campo di calcio, sei rampe di scale parallele alla gradinata, conducono agli spalti. Nonostante l’impianto seriale, la scansione della pilastratura e la rigida simmetria, Gyra non trascura l’apparato decorativo. Con sobrietà riesce a bilanciare e armonizzare la compostezza della struttura con il decoro. La facciata degli spogliatoi si caratterizza per la decorazione modulare della balaustrata superiore, generata dalla riproposizione di elementi quadrati con un motivo geometrico a rosone. Sulla facciata verso il campo si colgono altri aspetti interessanti: i sinuosi parapetti delle scale, gli eleganti profili continui delle stesse, il motivo a borchie o a scudi ripetuto lungo l’intera lunghezza della tribuna, l’originale conformazione del portale che conduce agli spogliatoi. Sotto la gradinata sono ricavati i locali a servizio degli atleti, degli arbitri, delle società sportive e degli spettatori. Si trovano infatti i servizi igienici, gli spogliatoi, gli uffici. L’ingresso all’edificio, al piano terreno, avviene nella campata centrale che immette in una ampia sala. Da qui due disimpegni portano alle ali destra e sinistra dell’edificio. Dalla hall d’ingresso è possibile accedere al terreno di gioco attraverso un portale monumentale. Nel corpo di sinistra vi sono l’infermeria, un ufficio e due spogliatoi per gli atleti, provvisti di docce e servizi igienici. Nel corpo di sinistra trovano posto uno spogliatoio per gli arbitri, uno per gli atleti, i servizi, le docce e un ripostiglio. All’estrema destra vi sono i servizi igienici per il pubblico, accessibili dall’esterno. I recenti interventi di restauro e di riqualificazione hanno interessato proprio gli spazi interni, concepiti secondo una vecchia concezione. Si è reso necessario dunque ridistribuire i locali in modo più razionale. Per ottimizzare la turnazione delle squadre durante gli avvenimenti sportivi, la pianta è stata suddivisa in blocchi ben definiti. All'interno di ogni blocco trovano spazio due spogliatoi serviti da un unico locale igienico provvisto di docce. Nella nuova disposizione interna vi sono gli spogliatoi degli arbitri e degli atleti, il pronto soccorso e un locale a disposizione della proprietà. All'esterno non vengono eseguite modifiche sulla struttura esistente. Si sono sostituiti i vecchi serramenti mantenendo l’originaria partitura di quelli esistenti. La gradinata è stata pulita e impermeabilizzata per risolvere il problema delle infiltrazioni. L'intervento previsto è dunque di natura conservativa e rispetta l'impianto progettuale originario. Nonostante la rigida griglia compositiva e la serialità degli elementi utilizzati, Gyra riesce a conferire all’immagine complessiva dell’edificio un effetto di leggerezza e dinamicità. In questo suo progetto, l’ingegnere goriziano sembra recepire e applicare l’innovativa e ardita tecnologia del cemento armato, accordandola con una sobria sensibilità decorativa.

Il cuore della friulanità goriziana è Borgo San Rocco, quartiere rurale della città che prende il nome dall’omonima chiesa costruita verso il 1497. Nel 1913 viene creata la via Lantieri per collegare la città storica con la borgata agricola, ovvero piazza Sant'Antonio con piazza San Rocco. Solo dal secondo dopoguerra il quartiere viene progressivamente edificato smarrendo così l’aspetto rurale e periferico che lo qualificava. A rallentare l’edificazione del borgo è stata senz’altro la scelta di insediare tra le vie Baiamonti, Lanteri e Parcar un’ampia area sportiva. Negli anni subito dopo la prima guerra mondiale il campo sportivo diventa la sede delle più importanti manifestazioni calcistiche e podistiche cittadine. Nel 1930, l'Ente Sportivo Provinciale annuncia la costruzione di nuove strutture a servizio dell’area sportiva. Sia la Provincia che il Comune partecipano economicamente al finanziamento dell’opera. Viene così bandito un concorso vinto dall’architetto Giuseppe Gyra (Gorizia, 1892 – Torino, 1957) che progetta l'ingresso allo stadio e la tribuna coperta provvista di spogliatoi, servizi e uffici. L’impianto viene realizzato in soli tre mesi nel 1931 e a curarne l’esecuzione è l’Ufficio Tecnico comunale. Nel corso degli anni Trenta e Quaranta il "Campo Sportivo del Littorio" ospita importanti eventi sportivi e manifestazioni ginniche organizzate dal regime fascista. Nel secondo dopoguerra l’intitolazione viene mutata, diventando "Campo Sportivo Baiamonti", riprendendo l'intestazione della via di accesso allo stadio. Fino alla realizzazione del nuovo complesso sportivo della Campagnuzza, il Baiamonti continua ad ospitare tutte le principali iniziative sportive che si tengono a Gorizia. Tra il 1979 e il 1987 l’area sportiva viene ristrutturata e ampliata al fine di adattarla alle esigenze di un impianto di quartiere. Le originarie strutture vengono restaurate e vengono realizzate nuove attrezzature, come il campo di pattinaggio a rotelle, campi da tennis, pallavolo e pallacanestro, oltre alla sistemazione del verde. Nel 2021 l’edificio storico della tribuna è oggetto di un restauro conservativo e di un adeguamento funzionale e impiantistico.

Le strutture portanti delle gradinate e della copertura della tribuna sono in calcestruzzo armato.

BIBLIOGRAFIA

Castellan F., A Gorizia, l'architettura ha da essere italiana?, in Il Novecento a Gorizia. Ricerca di una identità. Urbanistica e architettura. Catalogo della mostra, Venezia 2000

Codellia L., Il campo sportivo "Baiamonti", in Borc San Roc, Gorizia 1999, 11

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