facciata principale: SCUOLA ELEMENTARE MASCHILE "RICCARDO PITTERI"
facciata principale
facciata principale
La scuola elementare maschile “Riccardo Pitteri” sorge su un ampio lotto di forma trapezoidale parzialmente alberato e circondato da un muretto con recinzione metallica. L’edificio – progettato dall’architetto goriziano Silvano Barich (Baresi) e realizzato tra il 1908 e il 1909 - è costituito da tre piani fuori terra, cantine ed una vasta soffitta. Il piano seminterrato, in origine era destinato ad ospitare un’ampia sala da bagno, i locali caldaia e ripostigli. Al piano terreno trova posto l’alloggio del custode, la stanza del direttore e tre aule scolastiche. Al primo e al secondo piano sono dislocati i laboratori, le aule da disegno e i gabinetti scientifici. L’edificio su via dei Cappuccini si presenta come un blocco compatto di pianta pressoché rettangolare, con la parte destra leggermente sporgente rispetto alla retrostante facciata interamente modulata dalla regolarità delle finestre. Sul prospetto di questo avancorpo, completamente pieno e privo di aperture, è posizionata la gigantesca lapide dalla cornice modanata in intonaco che riporta lo stemma del Comune e l’intitolazione della scuola. Nella parte retrostante emerge un imponente avancorpo che ospita il vano scala di collegamento tra i livelli e i servizi igienici di piano. Baresi in quest’opera – una delle sue primissime – sembra ispirarsi ai modelli della Secessione viennese, rompendo ogni regolarità classicista. Gli elementi stilistici secessionisti si percepiscono nel trattamento delle superfici e nella composizione dei volumi. Il progettista, pur impostando delle volumetrie regolari, propone un gioco di asimmetrie che conferiscono all’intera composizione un certo dinamismo. I prospetti poi sono trattati in modo plastico, modulando decorazioni, trattamenti delle superfici e spessori chiaroscurali. Le facciate sono trattate egualmente su tutti i lati, sia sul fronte principale che sul retro. Uno zoccolo di pietra riveste la parte più bassa dell’edificio, includendo le finestre del piano seminterrato. Segue poi un trattamento bugnato a fasce orizzontali listate in corrispondenza del piano terra, fino ad una sottile cornice marcapiano. Il fondo dei restanti piani è realizzato in intonaco liscio tinteggiato, senza includere completamente le finestre dell’ultimo ordine. Le cornici delle finestre sono differenziate per ciascun livello. Al piano terra le aperture sono semplicemente riquadrate nel bugnato, senza alcun elemento decorativo. Le finestre del primo piano sono dotate di cornice, davanzale e cimasa modanati, in aggetto e realizzati in intonaco. Le aperture dell’ultimo livello sono provviste di davanzale e si concludono in alto con un arco ribassato. Sul retro, le ampie finestre del primo e del secondo piano, sagomate ad arco ribassato, sono dotate di una cornice in lieve aggetto; le finestre dei servizi sono più strette e prive di qualsiasi decorazione. Degni di nota sono infine alcuni dettagli decorativi. La piattabanda del portale d’accesso è caratterizzata dalla ricca voluta posta in chiave. Nelle facciate laterali e in quella principale, al livello dell’ultimo ordine di aperture, è applicata una fascia decorata definita da due cornici in rilievo e da un decoro centrale geometrico-floreale a rosette ripetuto in serie. La sottile fascia realizzata in intonaco tinteggiato si attesta tra le finestre dell’ultimo livello, separando le superfici intonacate dall’ampio fregio dipinto con variopinti motivi Liberty. In alto una linda di legno aggettante a cassettoni con canali di gronda sagomati completa il tetto a falde.
La scuola elementare maschile “Riccardo Pitteri”, di proprietà del Comune di Gorizia, è situata all'incrocio fra le vie dei Cappuccini e Barzellini, nello stesso isolato in cui, tra il 1899 e il 1902, viene costruito il Tribunale con annesso penitenziario. Il progetto della scuola è attribuito all’architetto Silvano Baresi, professionista neolaureato appena assunto nell’Ufficio Tecnico comunale. L’edificio, ispirato dai modelli della Secessione viennese, viene realizzato tra il 1908 e il 1909, si sviluppa su tre piani fuori terra ed è completato da un livello seminterrato e dal sottotetto. Nel corso della prima guerra mondiale viene gravemente danneggiato. Nel 1919 l’Ufficio Tecnico municipale provvede al ripristino dell’immobile che ritorna, tranne qualche lieve variazione, allo stato prebellico. Da decenni l’edificio è in completo disuso e a causa dell’assenza di manutenzione versa in condizioni precarie e di evidente degrado. Nel 2019 il Ministero di Grazia e Giustizia dimostra il proprio interesse per l’acquisto dell’ex scuola Pitteri con la finalità di ampliare gli spazi da destinare all’attigua casa circondariale. Nel giugno del 2020 la Giunta comunale esprime il suo parare favorevole alla proposta, includendo lo stabile nel piano dei beni alienabili.
Le strutture portanti verticali sono in muratura di mattoni. Il tetto a falde è formato da travature lignee.
Tavano S., Architettura goriziana negli anni del liberty, Gorizia 2009
Castellan F., A Gorizia, l'architettura ha da essere italiana?, in Il Novecento a Gorizia. Ricerca di una identità. Urbanistica e architettura. Catalogo della mostra, Venezia 2000