facciata principale, cornicione: SCUOLA ELEMENTARE MASCHILE -VITALIANO FUMAGALLI-
L’edificio presenta una planimetria irregolare ad impianto simmetrico costituita da un lungo rettangolo, parallelo al fronte strada, cui si aggregano sul retro, tre avancorpi disposti ad intervalli regolari. Secondo il progetto dell’agosto 1888 l’edificio si sviluppa su due piani con asse di simmetria passante sul vestibolo d’ingresso e sull’unico vano scala posto sul retro. Al piano terra vi sono l’alloggio del bidello, la palestra, la direzione ed un’aula; tutti ambienti collegati da un corridoio centrale. Il piano superiore ospita invece tre aule e la biblioteca. Nell’avancorpo trovano posto, oltre alle rampe di scale anche i servizi igienici. Colpisce sicuramente il notevole affollamento delle aule: in circa 80 metri quadrati possono stazionare ben 66 allievi. Sussistono però delle difformità tra le fonti d’archivio e l’edificio costruito. Infatti, a destra e a sinistra del corpo principale vi sono due ali aggiunte, mentre sul retro compaiono altri due avancorpi. Con ogni probabilità si tratta di ampliamenti e ripristini realizzati nel primo dopoguerra, dopo le distruzioni belliche. Le mappe di inizio Novecento, infatti, riportano ancora la sagoma dell’edificio conforme al progetto originale. La scuola così come appare oggi si presenta con un impianto costituito da un blocco in linea, con una distribuzione interna organizzata tramite un corridoio parallelo alla strada. La volumetria, compatta sul fronte, è articolata sul retro dalla sporgenza dei tre volumi delle scale, mentre la copertura è a padiglione. Il prospetto principale presenta due lievissimi aggetti simmetrici conclusi da un frontone. Il piano terra, rivestito da bugnato, presenta una serie ininterrotta di aperture ad arco segnate da conci in pietra: il piano superiore, bucato da finestre rettangolari elegantemente incorniciate, presenta sugli aggetti, al di sotto del timpano, una sorta di serliana affiancata da coppie di lesene concluse con capitello floreale. La facciata principale è accentuata da un apparato decorativo organizzato su tre linee orizzontali (basamento, marcapiano e trabeazione) che si sviluppano per tutta la lunghezza dell’edificio, raccordandosi con le paraste angolari. Le finestre si differenziano a seconda dei piani. Al livello inferiore vi sono aperture arcuate a tutto sesto, mentre al piano superiore sono architravate. Anche il trattamento murario presenta delle singolarità. Al piano terra l’intonaco bugnato è trattato a fasce orizzontali, mentre al secondo rimane semplicemente lisciato. In facciata, in posizione simmetrica, emergono due avancorpi, leggermente aggettanti, delimitati in alto da una coppia di lesene con capiteli corinzi. Le due sporgenze sono concluse da timpani sopra il cornicione. Sempre al piano superiore, una cornice corre sopra le tre finestre verticali e in corrispondenza di quella centrale presenta un timpano arcuato. Queste finestre – a differenza delle altre aperture di piano - presentano un corredo decorativo più ricco, fatto di metope, triglifi e mensole. Infatti, le finestre sono contornate da cornici lineari modanate con motivi trilitici in rilievo che poggiano sul marcapiano. Per quanto riguarda il piano terra, le ghiere delle finestre arcuate sono realizzate in intonaco che imitano dei conci regolari separati da giunti. Sul retro, le decorazioni e le finiture sono estremamente semplificate rispetto al fronte principale. Vengono riprese le fasce orizzontali e le forme essenziali delle finestre, senza i dettagli riscontrabili in facciata. L’edificio, di gusto eclettico, presenta un elegante apparato decorativo aderente alla tendenza neorinascimentale, con rimandi al gusto classico e accademico.
L’edificio, istituito come scuola elementare, viene realizzato tra il 1888 e il 1890 per le esigenze di Borgo Prestau che si stava allora sviluppando. L’istituto scolastico sorge in via della Cappella, strada che conduce al santuario della Castagnevizza e così denominata per la presenza di una cappella votiva dedicata alla Madonna. L’opera viene favorita dal sostegno economico di Vitaliano Fumagalli, benefattore che grazie al suo impegno finanziario dona alla città “il primo edifizio costruito ad uso scuola”. L’autore del progetto è l’ingegnere trentino Natale Tommasi, autore sempre a Gorizia, dell’Istituto magistrale, ora sede del comando dei Carabinieri. Tommasi all’epoca è dirigente dell’Ufficio Edile di Gorizia. I lavori sono eseguiti dall’impresa edile del maestro muratore Giacomo Bellina. L’iter per la realizzazione dell’opera inizia nel gennaio 1888 quando si riunisce la commissione speciale per la scelta del fondo su cui costruire la scuola finanziata da Fumagalli. Ad agosto 1888 risalgono rispettivamente i disegni di progetto dell’ingegnere Tommasi, il bando d’asta per l’affidamento dei lavori e la consegna dell’incarico alla ditta Bellina. Un anno dopo, il 29 settembre 1889 la scuola viene inaugurata anche se i lavori non sono ancora ultimati. Nel corso della Grande Guerra il fabbricato viene danneggiato, ma nel 1923 si attua un intervento di ripristino e recupero. Oggi, l’edificio ospita la scuola primaria “Vitaliano Fumagalli” e fa parte dell’Istituto Comprensivo Gorizia 2.
Fondazioni in pietra, struttura portante in pietra e muratura di mattoni, copertura con struttura in legno e rivestimento in coppi.
Zorzut F., Le trasformazioni urbane e architettoniche nella Gorizia ottocentesca. 1860-1914, Gorizia 1988