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in basso a destra: A. Černigoj 55
Nel catalogo della mostra del 1994 alla Galleria Luigi Spazzapan di Gradisca d'Isonzo, dove la stampa fu esposta, si precisa che la tecnica è “monotipo (xilografia a colori e collage di motivi meccanografici)”. Alla composizione concorrono, oltre al motivo astratto principale, un’immagine fotografica e altri 3 motivi astratti di formato rettangolare (mm. 50x119, 40x60, 83x127) con segno di battuta. La vocazione a sperimentare di Černigoj, una costante della sua produzione artistica, si legge anche in questa prova grafica che ancora utilizza un’immagine a decenni di distanza dai collage degli anni Venti dove entravano in gioco ritagli fotografici e oggetti diversi (Bonanomi 2020, p. 148). L’artista inserirà “nei suo quadri anche singoli ‘oggetti concreti’ come funi, reti, fotografie. Si può fissare all’anno 1963 la data di questo approdo tematico (…). Cambia ora anche la sua grafica. Appartengono a questo periodo i suoi primi calchi: egli stampava le matrici di linoleum o di legno sulle fotografie a colori tratte da riviste (Krečič 1980, p. 19)”. Anche il confronto con una stampa dei Musei Provinciali di Gorizia che utilizza la stessa matrice e datata 1965 (NCTW S_124464) suggerirebbe una datazione più tarda per l’esemplare in esame.
Augusto Černigoj, Augusto Černigoj, Monfalcone (GO) 1994
Bonanomi M., Černigoj e le avanguardie della Mitteleuropa, Trieste 2020
Krečič P., Avgust Černigoj, Trst 1980