in basso a destra: Poulbot
in basso al centro: - Mais, mon pauv'vieux, quand on nous appellera, la guerre sera finie.
verso, in alto al centro: CARTE POSTALE / Correspondance / Adresse
verso, in basso a sinistra: "Poulbot" n. 7.- A, TERNOIS, éditeur, 56, rue d'Aboukir, Paris. - Visé n° 7
verso, a destra: Avv. C. Morpurgo / Cheikh Abou el Sebaa, 25 / Città
Fin dall'inizio della guerra, la stampa aveva dato notizia dell'atteggiamento eroico di alcuni bambini che non avevano avuto paura di deridere l'invasore (come in Belgio), o di portare il loro aiuto ai soldati sotto il fuoco nemico. Presso tutti i paesi belligeranti fiorisce una vastissima iconografia tendente a provare l'adesione della gioventù alla sfida della guerra. La dimensione emotiva e giocosa non è assente in queste immagini, che spesso vogliono essere divertenti e rassicuranti, in linea con un certo immaginario Belle Epoque, in particolare in Francia, con i disegni di Poulbot. Dal 1915, l’illustratore, che attorno al 1900 aveva creato il personaggio del "gamin" di Montmartre, aveva preso a collaborare con il "Journal", un quotidiano con una tiratura di oltre un milione di copie, in cui egli presentava ogni settimana un disegno didascalico per bambini. Queste illustrazioni beneficiarono anche di una distribuzione in litografia, album e cartoline: uno dei temi più frequenti di Poulbot in questa serie è quello dei bambini che giocano alla guerra (Brouland, Doizy, 2013, p. 280). La cartolina, viaggiata, reca la debita affrancatura obliterata.
Brouland P./ Doizy G., La Grande Guerre des cartes postales, Paris 2013
Delbello P., La cartolina postale nella Prima Guerra mondiale, in L'arma della persuasione. Parole ed immagini di propaganda nella Grande Guerra, Mariano del Friuli (GO) 1991