in basso a sinistra e a destra: Villers • Cotterets / 6. 12. 1914 // Em. Dupuis
verso, in alto al centro: CARTE POSTALE
verso, margine sinistro, in verticale: Visé Paris. N° 7. Nos Poilus.
verso, a destra: Avvocato / Carlo Morpurgo / Via Cheink Ab ou / el Sebaa, 25 / Citta
verso, in basso a destra: 1461
Autore prolifico di cartoline, Émile Dupuis disegna durante la guerra tre serie di ritratti di combattenti: "Nos poilus", "Nos Alliés", e "Leurs Caboches" che conoscono una distribuzione molto ampia. Ciascuno dei ritratti è presentato come un disegno dal vero mentre si tratta di un ritratto di fantasia realizzato in studio. La cartolina, viaggiata, recava la debita affrancatura, obliterata dal timbro postale, che è stata asportata, e fa parte della serie "Nos Poilus", composta da dodici esemplari numerati (cfr. https://archives.orleans-metropole.fr/histoires-dorleans/commemorations/centenaire-de-la-premiere-guerre-mondiale/expositions-et-articles/cartes-postales-illustrees-par-emile-dupuis/nos-poilus). L'immaginario del "poilu", che rimarrà pressoché immutato fino alla fine della guerra, si configura nei primi mesi del 1915. La parola, che dall'estate di quell'anno finisce per designare i soldati al fronte, era già presente nel gergo militare dell'epoca napoleonica per designare un vecchio soldato, contrapposto a un "bleu” (cfr. Brouland, Doizy, 2013, p. 198).
Brouland P./ Doizy G., La Grande Guerre des cartes postales, Paris 2013
Delbello P., La cartolina postale nella Prima Guerra mondiale, in L'arma della persuasione. Parole ed immagini di propaganda nella Grande Guerra, Mariano del Friuli (GO) 1991