in basso a sinistra: B. Marden '73
Brice Marden frequenta il Florida Southern College a Lakeland dal 1957 al 1958, consegue la laurea presso la Boston University , School of Fine and Applied Arts nel 1961 e due anni dopo ottiene il master alla Yale School of Art and Architecture. È a Yale che Marden porta la sua indagine artistica a strategie formali per creare composizioni dai formati rettangolari e dall'uso ripetuto di una tavolozza smorzata. Nei suoi primi lavori degli anni '60 e '70, utilizza mezzi semplificati, tele monocromatiche da sole o in serie di pannelli, dittici o trittici. Il trittico, della collezione FRIAM si inquadra in questa fase dove osserviamo come la composizione, per ogni singolo pannello, sia suddivisa nettamente a metà. Da un lato c’è un riquadro completamente nero creato imprimendo sulla carta due tonalità di inchiostro, uno denso e opaco e uno superficiale più brillante che si sovrappone. Questo ultimo è dato con linee parallele che suddividono il rettangolo in fasce verticali o formate da un fitto intreccio. L’altra metà del rettangolo è grigiastra per il procedimento di stampa sul foglio, imprimendo pertanto delle irregolarità cromatiche. Inoltre vi sono delle differenze tra questi tre fogli, in uno la parte grigiastra è priva di qualsiasi segno, in un altro vi sono due linee, una verticale e una obliqua, e nell’altro cinque linee oblique che scandiscono lo spazio in modo regolare. La tecnica, acquaforte, come ci suggerisce la Brezingar, è realizzata immergendo “[…] consapevolmente la lastra, non protetta da vernice, nell’acido per ottenere sulla stampa graffi e segni lasciati dalle bolle d’aria sprigionate dalle reazioni chimiche […] Marden non stende perfettamente la vernice su tutta la matrice, né si premura di proteggere i bordi dall’azione della morsura […] (Brezingher 2016, p. 93)”. Il trittico fa parte della serie della serie “Adriatics, di cui una stampa uguale ad uno dei tre pannelli udinesi è anche conservata al MoMA di New York.
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