Nel 1952 Campigli collaborò con lo scrittore Jean Paulhan e con le prestigiose edizione della Nouvelle Revue Française, per la quale preparò un famosa cartella di litografie, intitolata La Ruche e un libro (L'Aveuglette, Gallimard, Edition N.R.F.) La litografia sciolta di Udine fu eseguita per essere inserita nella cartella La Ruche, che in francese significa alveare, e che nel titolo evoca il celebre complesso architettonico del XV arrondissement di Parigi, al numero 2 del Passage de Dantzig, vicino a Montparnasse, costruito per ospitare artisti con pochi mezzi. La cartella contiene dieci litografie dell'artista, che furono stampate dalle Edizioni del Cavallino di Venezia nel 1952 (cfr. Roffi 2014) e che costituiscono la più importante opera grafica a colori di Campigli. Nella stampa sono raffigurate due teste di donna stilizzate di cui una rovesciata, con tipologia a forma di pera di ascendenza barbarica e altomedievale, accostate tra di loro come cellette di un alveare. Anche in questa stampa ritornano le figure dalla fisionomia seriale, caratterizzate da una rigida frontalità e da una sintetica e geometrica astrazione formale, che costituiscono la cifra stilistica tipica di Campigli.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Roffi S., Campigli Il Novecento antico, Cinisello Balsamo (MI) 2014