Pompa Gaetano, XX

Oggetto
stampa
Soggetto
paesaggio con figura
Autore
Pompa Gaetano (1933/ 1998)
Editore
Stamperia d'Arte Caprini
Cronologia
1971
Materia e tecnica
litografia
Misure impressione
mm - altezza 360, larghezza 510
Misure foglio
mm - altezza 500, larghezza 700
Codice scheda
S_7601
Collocazione
Codroipo (UD) San Martino
Villa Kechler
Collezione del Comune di Codroipo. Donazione Elio Bartolini
Iscrizioni

Per Gaetano Pompa il patrimonio artistico che osserva nei luoghi in cui risiede durante la sua vita, è fonte iconografica e d’ispirazione. Nasce in Lucania, e, a causa dell’attività di insegnante del padre, si trasferisce a Tarquinia e dopo la guerra a Roma. Nella capitale si avvicina all’arte: pittura e incisione sono i primi interessi. Nel 1957 espone alla Galleria Obelisco e l’anno successivo lascia Roma per Monaco di Baviera dove risiede per tre anni allestendo diverse mostre personali. Rientrato a Roma è presente nuovamente alla Galleria Obelisco che gli organizza anche un’esposizione, con il pittore e amico Gustavo Foppiani, a New York presso la Galleria Knodler. A Roma frequenta l’Accademia tedesca di Villa Massimo, mantenendo così un legame con l’ambiente germanico, per lui foriero di successi e soprattutto di esperienze arricchenti. In questi anni romani l’artista è ormai affermato. Rispetto alle dominanti tendenze astratte ed informali, egli percorre le vie del figurativo: una forma espressiva che guarda all’arte arcaica e medievale. Rielabora motivi tratti dagli affreschi etruschi, dai mosaici bizantini, dalle tavole trecentesche, dai bestiari medievali, dai codici miniati, dai rilievi nordici. Si dedica alla pittura, incisone, disegno e scultura: ogni opera è popolata da creature fantastiche, personaggi singolari a volte nobili, a volte guerrieri, che si muovono in paesaggi aperti con qualche eremo o torre in lontananza. La superficie è riempita da decorazioni calligrafiche che spesso si sviluppano dalle forme delle figure e le circondano. Il colore squillante è steso in campiture omogenee, riempiendo gli spazi dello sfondo ancora liberi, evidenziando dei soggetti o delle parti della composizione, ad esso si aggiunge la foglia d’oro applicata come richiamo al mondo orientale. Nell’immaginario di Pompa le età antiche si mescolano in una dimensione surreale e in queste rappresentazioni compaiono elementi dalla contemporaneità, oggetti del vivere quotidiano inseriti in modo discreto al fine di agganciare le immagini al presente. Per lo stesso motivo e con un senso evocativo incastra lettere e scritte, italiane e straniere. Nella stampa ovale è descritta in primo piano la testa di una vipera a cui sono aggiunte le corna. Questo animale mostruoso è il solo elemento colorato: maculato e squamoso, con occhi cerulei, non ha un aspetto minaccioso, quanto fiabesco. Nello sfondo un paesaggio che ricorda i dipinti senesi del Trecento: due colline e un castello fortificato con una bandiera. In basso un uomo con mantello tiene legato un serpente: più che un eroe leggendario capace di eguagliare San Giorgio, sembra un nobile settecentesco che per diletto addomestica un serpente. Nel cielo volteggia un biplano e vicino la scritta “STAMPA”. La superficie della matrice è completamente incisa, anche il cielo è coperto da tratti fitti. Segni curvilinei modellano il portale del castello, la capigliatura e il mantello dell’uomo, le spire e le squame della bestia. Il serpente ricorre nell’opera di Pompa non solo per il suo significato simbolico: il lungo corpo si srotola con volute e il suo rivestimento si presta ad essere raffigurato attraverso arabeschi. Tirata in sessantun copie, questa stampa è stata impressa nel 1971 dalla Stamperia Caprini di Roma come testimonia il timbro a secco sul foglio.

BIBLIOGRAFIA

Elio Bartolini Arte, Elio Bartolini. La collezione d'arte della Città di Codroipo, Udine 2011