in basso a destra: Mocchiutti 64
in basso a sinistra: 87/90
Nel 2004 il pittore Cesare Mocchiutti pubblica un diario Il bracconiere. Il suo mondo il suo tempo che ripercorre, attraverso brevi racconti personaggi e avvenimenti della sua infanzia in compagnia del nonno Checo a Villanova del Judrio (Udine). Costretto a ridurre sensibilmente il lavoro a causa di un problema alla vista, Mocchiutti trasferisce su carta quei ricordi dai quali aveva tratto i contenuti dei suoi dipinti. Finita la guerra e concluso il servizio come pilota nell’aeronautica militare, si era avvicinato alla pittura frequentando l’ambiente goriziano e dopo una serie di esposizioni regionali, aveva partecipato nel 1951 alla Quadriennale di Roma. Vi era tornato nel 1955 con diverse opere tra cui la tela, alta quasi due metri, raffigurante un bracconiere. È questo uno dei soggetti più cari all’artista assieme a pescatori, uccellatori, benandanti, zingari, cantastorie, ma anche particolari del paesaggio di campagna come l’albero di cachi, le acacie o la vigna, e gli animali: il caprone, i cavalli, la mucca, i corvi. Mocchiutti guarda al mondo rurale e ai suoi abitanti e per tutto il suo percorso artistico ad essi si rivolge, vestendoli di un’aurea mitica e solenne, anche per mezzo di scelte espressive che isolano la figura, semplificata e a volte solo abbozzata, in un contesto semplicemente suggerito da pennellate lunghe ed energiche. Scrive Franco Solmi, nella presentazione della mostra antologica del 1987, che la ricerca di Mocchiutti è “cresciuta inesorabilmente su se stessa, quasi per inevitabile necessità, attraverso una lenta maturazione formale e linguistica in cui hanno agito le grandi tradizioni dell’avanguardia storica non meno che le suggestioni proprie del più profondo sentire friulano con il suo carico di miti delle natura e di leggende” (SOLMI, 1987). La critica lo definisce già alla fine degli anni Cinquanta un artista appartato, capace di elaborare un proprio linguaggio pittorico eleggendo a modello Picasso, che studia alla grande mostra di Milano nel 1953. In seguito si avvicina agli esempi di pittura informale che transitano per le Biennali di Venezia, senza mai però allontanarsi dal figurativo. La sua vicinanza al gruppo neorealista friulano è legata più all’affinità nei temi che alla condivisione di motivi ideologici. Questa stampa accompagnava il libro Il bracconiere. Il suo mondo il suo tempo che Mocchiutti regala a Elio Bartolini con una dedica scritta a penna (datata 15 ottobre 2004). Le prime copie del volume infatti contenevano l’incisione tirata in novanta esemplari dalla Stamperia d’arte di Federico Santini a Udine (AGOSTINELLI, 2004). Elio Bartolini scrive nel dicembre 2001 un racconto ispirandosi alla pittura di Mocchiutti. Bracconiere all’alba, la storia di un pescatore di frodo nelle acque del torrente Ghebo, dove cita elementi ricorrenti nelle tele di Mocchiutti: la lampada, la luna, la vegetazione della palude, la fiocina, il cane e la stessa figura del bracconiere. È Carmelo Contin, presidente dell’Associazione Culturale “Anfora” di Terzo di Aquileia (Udine), che per inaugurare l’attività dell’associazione allestisce nel dicembre 2001 una mostra personale di Mocchiutti e chiede a Bartolini di presentarla. In quell’occasione viene redatta la cartella con il racconto di Bartolini e un disegno di Mocchiutti in copertina. Il pittore aveva già rappresentato il soggetto della mucca fin dalla metà anni Sessanta. Nel 2000 a seguito della lettura di una pagina del romanzo di William Faulkner, Il Borgo, in cui sono narrate le attenzioni di un idiota per una mucca di cui si è innamorato, il pittore riprende a descrivere con nuovo interesse l’animale.
Elio Bartolini Arte, Elio Bartolini. La collezione d'arte della Città di Codroipo, Udine 2011
Agostinelli F., Mocchiutti, i ricordi del bracconiere. Un'altra delle Carte nascoste prodotte nella stamperia d'arte di Federico Santini. Forse l'ultima, in Il Friuli, Udine 2004, 12 novembre
Mocchiutti Bracconiere, Mocchiutti. Il Bracconiere, il suo mondo, il suo tempo, Treppo Carnico (UD) 2007
Mocchiutti Gradisca d'Isonzo, Mocchiutti, Gradisca d'Isonzo (GO) 1987