Verico Antonio, XIX

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
motivi decorativi plastico architettonici con putti
Autore
Verico Antonio (1775/ 1846 ca.) - incisore
Colignon Giuseppe (1778/ 1863) - direttore
Cronologia
1800 post - 1846 ante
Materia e tecnica
acquaforte/ bulino
Misure impressione
mm - altezza 392, larghezza 270
Misure foglio
mm - altezza 464, larghezza 646
Codice scheda
S_7488
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

La stampa riproduce alcuni elementi plastico architettonici di gusto rinascimentale che potrebbero costituire un pastiche inventato o anche essere desunti da edifici esistenti ma per ora non identificati. Iniziando da sinistra in alto e procedendo verso destra e poi in basso si susseguono: un basamento a voluta, un basamento riccamente decorato a volute vegetali e abbellito da figure di putti, mascheroni, strumenti musicali, su cui svetta una colonna decorata da fascia a bianchi girali che si poggia su un alto plinto, porzione di basamento poggiante su zampa leonina, decorato da triglifi e metope con teste di cherubini. L'acquaforte, incisa da Antonio Verico sotto la direzione di Giuseppe Colignon, è impressa su un grande foglio piegato a metà lungo l'asse verticale assieme ad un'altra stampa, sempre dello stesso autore, che è copia parziale di un episodio degli affreschi di Pinturicchio nella Libreria Piccolomini di Siena (cfr. scheda S 7487). Non sono emersi per ora documenti che attestino quando la stampa è entrata a far parte della sezione iconografica piccolominea del museo: non è citata da Francesco De Fiori nel suo libro "Documenti raccolti e pubblicati in occasione di collocazione di busti enei sulla facciata del Duomo di Trieste in onore di Enea Silvio Piccolomini Vescovo di Trieste poi Papa Pio II...", edito nel 1862, nel quale fornisce un elenco dettagliato della consistenza fino a quell'anno della sezione (su quest'ultima cfr. Nodari 2005). Non è menzionata neppure nei Cataloghi acquisti e doni degli anni seguenti (PETR. Ms I 86), nè nel Libro Cassa della Sezione Petrarchesca-Piccolominea relativa agli anni 1915-1947 (PETR. Arch. I 3), ma certamente entrò in raccolta prima del giugno 1951, anno in cui fu compilato il catalogo topografico della sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea, nel quale è citata (cfr. Nodari 2005).

BIBLIOGRAFIA

Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005