Mentre nel campo della pittura Giuseppina Lesa si conferma di vocazione informale, nell'incisione l'artista manifesta invece un interesse per le forme cupe e tenebrose, dal tratto espressionista, come in quest'opera. L'osservatore rimane nel dubbio costante circa il significato dell'immagine contenuta nel medaglione inscritto nel quadrato, ovverosia che si tratti di un esercizio puramente astratto o che, al contrario, voglia evocare una figura umana rannicchiata, chiusa in uno stato d'angoscia esistenziale (a cura di Matteo Colovatti, 2017).