Orell Argio, XX

Manifesto pubblicitario con un grande veliero che attraversa il mare a vele gonfie e remi spiegati. Sulle vele il giglio e l'ancora con le lettere S A. E' una delle molteplici opere di cartellonismo che Orell eseguì a Trieste, dove conseguì una notevole affermazione come artista sin dalla prima conclusione del suo apprendistato. Il manifesto in questione venne eseguito per la società di navigazione triestina Tripcovich nel 1923, come attesta la data sullo stesso riportata. Esso pubblicizza l'istituzione da parte della compagnia della traversata giornaliera Trieste-Venezia per il trasporto passeggeri. Orell sceglie di promuovere tale importante iniziativa, sul piano commerciale, presso gli utenti, mediante la raffigurazione di un galeone che solca i mari a vele spiegate, evocando un'atmosfera da sogno e il fascino del passato. La sua scelta rivela il persistere nella sua produzione cartellonistica di suggestioni provenienti dallo Jugendstil, dall'arte giapponese e dalla poetica simbolista di marca tedesca. L'influenza Jugendstil è evidente soprattutto nella grafica, nell'andamento sinuoso delle linee con cui l'artista definisce il disegno e i caratteri stessi delle lettere riportate sul manifesto. Dall'arte giapponese deriva invece ancora una volta, come accade anche nel manifesto di Portorose del 1920, il motivo dell'onda che in particolare ricorda la produzione grafica di Hokusai. Orell nutrì costantemente nel corso della sua produzione artistica una grande predilezione per l'arte giapponese e mise insieme a questo proposito nella sua casa di Trieste una collezione di opere e manufatti di arte orientale. Dal Simbolismo deriva invece l'atmosfera da sogno che questo e altri manifesti scelgono di evocare, estraniando la fantasia dello spettatore dalla realtà e proiettandola in un'altra dimensione, quella onirica che mescola e catalizza in sé le aspirazioni e i desideri di una società decadente ed estetizzante. Il manifesto della società Tripcovich è posseduto ancora oggi dalla medesima compagnia e ne compone i frammenti di una storia che si intreccia strettamente, in questo caso anche dal punto di vista artistico, oltre che da quello storico e commerciale, alla storia della città di Trieste. Attualmente risulta fissato, a scopo conservativo, su un supporto costituito da una tavola e protetto con una pellicola trasparente.