Dall'introduzione di Francesco Zanotto (p. 112 vol I) apprendiamo che il Sasso, citato spesso qui e in altri repertori senza nome, è Antonio Sasso, al tempo dell'edizione studente presso l'Accademia. Il primo volume della "Pinacoteca" è edito a Venezia da Giuseppe Antonelli nel 1834, mentre il secondo, sempre a Venezia e presso la Tipografia di Commercio, nel 1830, cioè quattro anni prima: la spiegazione di tale incongruenza può risiedere nel fatto che iniziative editoriali come questa venivano intraprese raccogliendo i fondi con il metodo delle quote di associazione, e i fascicoli uscivano solo se si raggiungeva un congruo numero di associati, indipendentemente dall'ordine dei volumi. Dall'indice dell'edizione del 1834 sappiamo che parteciparono all'opera gli incisori: Antonio Viviani, Carlo Simonetti, Giovanni Zuliani, Andrea Tiozzo, Antonio Nardello, Antonio Lazzari, Marco Comirato, Felice Zuliani, Giorgio Buttazzon, Rocco Annibale; si tratta solo degli incisori che lavorarono alle lastre per la riproduzione dei dipinti, e non per la realizzazione dei ritratti dei pittori. Non sono invece citati i disegnatori. Tutte le stampe conservate presso il museo derivano dal volume I. Il timbro a secco G A fa parte dell'edizione originale, non della collezione, e si trova solo sotto le stampe che riproducono i dipinti.