Pividor Giovanni, XIX

Oggetto
stampa
Autore
Pividor Giovanni (1808/ 1872) - attr. - disegnatore
Dala Giuseppe (1788/ 1860) - incisore
Lazzari Antonio (1798/ 1834) - incisore
Nardello Antonio (1781/ 1868) - incisore
Simonetti Carlo (notizie 1826-1834) - incisore
Tiozzo Andrea (1805 ca./ notizie fino al 1834) - incisore
Zandomeneghi Pietro (1806/ 1866) - incisore
Zanotto Francesco (1874/ 1863) - incisore
Zuliani Felice (notizie 1798-1834) - incisore
Bosa Francesco (1803/ 1870) - disegnatore
Zuliani Giannantonio (1760/ 1835 post) - incisore
Zandomeneghi Pietro (1806/ 1866) - disegnatore
Viviani Antonio (1797/ 1854) - incisore
Bellio Giovanni (notizie sec. XIX) - disegnatore
Busato Giovanni (1806/ 1886) - disegnatore
Ceresa L. (notizie prima metà sec. XIX) - disegnatore
Dusi Cosroe (1808/ 1859) - disegnatore
Fontana Melchiorre (notizie 1800/ 1845 ca.) - disegnatore
Gavagnin Leonardo (1809/ 1887) - disegnatore
Sasso Antonio (notizie prima metà sec. XIX) - disegnatore
Simonetti Carlo (notizie 1826-1834) - disegnatore
Zandomeneghi Luigi (1778/ 1850) - disegnatore
Zuliani Giuseppe (1773/ 1830) - disegnatore
D'Annibale Rocco (notizie dal 1820/ 1829) - incisore
Buttazzon Giorgio (notizie 1826-1862 ca.) - incisore
Comirato Marco (1800 ca./ 1869) - incisore
Editore
Antonelli Giuseppe
Cronologia
1830 post - 1834 ante
Materia e tecnica
acquaforte - bulino
Misure foglio
mm - altezza 445, larghezza 590
Codice scheda
S_7134
Collocazione
Pordenone (PN)
Centro diocesano attività pastorali
Museo diocesano di arte sacra

Dall'introduzione di Francesco Zanotto (p. 112 vol I) apprendiamo che il Sasso, citato spesso qui e in altri repertori senza nome, è Antonio Sasso, al tempo dell'edizione studente presso l'Accademia. Il primo volume della "Pinacoteca" è edito a Venezia da Giuseppe Antonelli nel 1834, mentre il secondo, sempre a Venezia e presso la Tipografia di Commercio, nel 1830, cioè quattro anni prima: la spiegazione di tale incongruenza può risiedere nel fatto che iniziative editoriali come questa venivano intraprese raccogliendo i fondi con il metodo delle quote di associazione, e i fascicoli uscivano solo se si raggiungeva un congruo numero di associati, indipendentemente dall'ordine dei volumi. Dall'indice dell'edizione del 1834 sappiamo che parteciparono all'opera gli incisori: Antonio Viviani, Carlo Simonetti, Giovanni Zuliani, Andrea Tiozzo, Antonio Nardello, Antonio Lazzari, Marco Comirato, Felice Zuliani, Giorgio Buttazzon, Rocco Annibale; si tratta solo degli incisori che lavorarono alle lastre per la riproduzione dei dipinti, e non per la realizzazione dei ritratti dei pittori. Non sono invece citati i disegnatori. Tutte le stampe conservate presso il museo derivano dal volume I. Il timbro a secco G A fa parte dell'edizione originale, non della collezione, e si trova solo sotto le stampe che riproducono i dipinti.