in basso a destra sotto il campo figurato: 122
in basso al centro sotto il campo figurato: IH del.
in basso a destra sotto il campo figurato: G. Batt. Cecchi Sc.
in basso al centro sotto il campo figurato: GIOVANNI DA UDINE PITTORE
in basso a sinistra sotto il campo figurato: G. Vasari T. III.
Il ritratto di Giovanni da Udine compare nel vol. V della "Serie degli uomini i più illustri...", edito a Firenze nel 1772 presso la stamperia di Domenico Marzi, e Compagni, e dedicato a Lorenzo Niccolini marchese di Ponsacco, e Camugliano. L'opera si compone di 12 volumi (Firenze, 1769-1776) per un totale di 303 biografie, ordinate secondo un criterio cronologico a partire da Arnolfo di Cambio. Gli autori dei testi sono da individuarsi in un avvocato pisano di nome Rau e in un prete fiorentino, don Rastrelli; di ogni artista (27 nel vol. I, 26 nel vol. II, 26 nel vol. III, 25 nel vol. IV, 25 nel vol. V, 24 nel vol. VI, 25 nei rimanenti voll. VII, VIII, IX, X, XI e XII) viene presentato prima il ritratto, poi l'Elogio - nel vol. V il ritratto di Giovanni da Udine è alle pp. 185-193. Il quasi anonimato fa intuire che l'opera si basa principalmente sui ritratti, che sappiamo derivare da disegni eseguiti quasi interamente dall'Hugford, come si desume dagli originali conservati presso il Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi (Borroni Salvadori, 1983, p. 1042 e note); la Borroni osserva come la qualità dei disegni sia discontinua e che non tutti sono autografi: tra i fogli autografi il primo che la studiosa cita è proprio quello di Giovanni da Udine. Giovanni Battista Cecchi è l'incisore che collaborò principalmente all'impresa, coadiuvato da Cosimo Colombini (dal vol. II), Benedetto Eredi (dal vol. V) e Giovanni Battista Betti (dal vol. VI). Ogni ritratto è individuato da un numero progressivo (qui 122) che continua da un volume all'altro, mentre un'iscrizione ricorda la fonte per quanto riguarda le notizie biografiche, solitamente Vasari o Ridolfi. Nel ritratto di Michelangelo (vol. IV, n. 80) compare per la prima volta "IH del": nel testo dell'Elogio, a p. 59 n. 1 si legge che il disegnatore così siglato è Ignazio Hugford "che ci ha disegnati ... tutti i ritratti de tre tomi antecedenti".