Le "Memorie di un viaggio pittorico nel litorale austriaco" stampate dal Lloyd Austriaco nel 1842 sono la prima pubblicazione di pregio della Tipografia lloydiana, sorta in quell'anno. Già a partire dal 30 gennaio 1835 il Lloyd aveva fatto il suo ingresso nel mondo della stampa periodica, pubblicando il primo numero del Giornale del Lloyd Austriaco. Il giornale fu stampato fino al 1838 da Gasparo Weis, e in seguito da Giovanni Marenigh, ma nel 1842 la Società ottenne la licenza governativa per l'installazione di una tipografia, attrezzata con torchi in ferro e una macchina piana. La nuova azienda cercò subito uno sbocco in direzione editoriale: oltre a stampare il Giornale del Lloyd e altri periodici di carattere tecnico commerciale, nonchè l'Osservatore Triestino, la cui gestione fu strappata nel 1843 al tipografo Weis, la sezione iniziò una vera e propria attività editoriale pubblicando opere di un certo impegno in campo artistico-letterario. L'impianto tipografico installato permetteva però la stampa del solo testo, e al massimo qualche illustrazione silografica, perciò per le tavole da inserire nelle pubblicazioni di pregio il Lloyd doveva appoggiarsi a litografie esterne: è il caso proprio dell'edizione delle "Memorie d'un viaggio pittoresco nel Litorale austriaco", per cui si ricorse alla Litografia di Carlo Kunz e alla Litografia Linassi. Solo nel 1849, quando fu costituita la III sezione letterario-artistica del Lloyd, per sopperire a tale carenza nel campo delle illustrazioni si installò nello stabilimento un nuovo impianto calcografico per la stampa di incisioni. L'album in esame raccoglie una serie di vedute di Trieste, dei suoi dintorni e dell'Istria litografate da August Selb, Augusto Tischbein e una da Franz Heinrich: le litografie sono precedute da un testo esplicativo scritto in italiano da Pietro Kandler, e affiancato dalla traduzione tedesca di Jacob Lowenthal. L'album è composto da 11 fascicoli, con 4 stampe ciascuno: ogni foglio descrivente una stampa riporta il numero del fascicolo a cui appartiene e il proprio numero da 1 a 4 all'interno del fascicolo. Alle 44 stampe distribuite in 11 fascicoli si aggiungono il frontespizio, un ritratto di Stefano d'Asburgo Arciduca d'Austria a cui l'album è dedicato, e la tavola-dedica: in tutto perciò l'album contiene 47 litografie. L'esemplare della Biblioteca civica è mancante di 5 stampe: Città di Pola (f. 2 del II fasc.), Duomo di Trieste (f. 1 del X fasc.), Carta del litorale, Veduta di Trieste e tavola-dedica in tedesco (ff. 2-4 del XI fasc.). Inoltre i fascicoli sono composti in modo disordinato: parte del X e XI compaiono prima del frontespizio e all'interno di ogni fascicolo spesso i fogli non seguono l'ordine da 1 a 4. Le litografie sono quasi tutte di August Selb, Augusto Tischbein che legano la loro fama all'album in esame, nel quale emerge la grande padronanza dei due artisti nella tecnica litografica. Il Ritratto di Stefano d'Asburgo (scheda S 4231) si basa su un dipinto dell'austriaco Anton Einsle, pittore di corte ritrattista, e la stampa con i Bagni di Rocca S. Stefano (scheda S 4089) è del vedutista boemo Franz Heinrich.
De Farolfi F., Catalogo delle stampe triestine dal XVII al XIX secolo, Trieste 1994