Mellini Nicola, XIX

Se la numerazione "140" visibile in basso a destra è quella originale di Rossetti, allora la stampa fu acquisita dall'erudito dopo il 1823, data di esecuzione dello stessa, ma entro il giugno 1824 quando in una lettera allo stampatore Nicolò Bettoni asserisce di possedere "140 articoli spettanti alla petrarchesca iconografia" (cfr. Nodari 2005). L'incisione copia in contro parte un "Ritratto di Petrarca" che negli anni Venti del Settecento apparteneva a Giannantonio e Gaetano Volpi, e che comparve inciso all'acquaforte e bulino nell'antiporta de "Le Rime di M. Francesco Petrarca", curate dai due fratelli noti tipografi padovani e pubblicate nel 1722 a Padova presso Giuseppe Comino (dell'antiporta esiste in Biblioteca civica un esemplare sciolto: BCTS, PETR. Ic. 111, cfr. scheda S 3845). Autore dell'incisione è Nicola Mellini (notizie 1796-1836), che fu incisore di riproduzione, come dimostra la stampa in esame oltre ad altre incisioni citate dal Servolini, che riproducono opere di famosi artisti bolognesi quali E. Sirani (Timoclea Tebana, 1804), G. Cavedone (Adorazione dei Magi, 1832) e veneti come Tintoretto (S. Antonio Abate, 1836). Scarse le notizie sul disegnatore Vincenzo Pizzoli (notizie 1800-1833), di cui Servolini ricorda la sua attività di litografo nel campo dell'editoria: sue infatti sono le tavole per le "Vite e Ritratti di XXX illustri ferraresi", edite a Bologna dalla Litografia Zannoli nel 1833.