sotto la figura a sinistra: Memmi dip.
sotto la figura a destra: Conte dis. ed inc.
in basso al centro: LAURA
in basso: Beati gli occhi che la vider viva
in basso al centro: Milano presso Batelli e Fanfani
sotto la parte figurata a destra: N.° 89
L'acquaforte in esame è citata da Rossetti nel suo catalogo della collezione petrarchesca piccolominea uscito nel 1822, all'interno della Collezione terza che elenca le opere acquisite tra il 1819 e il 1822 e al numero 89 come "Incisione a granito. Memmi dipinse, Conte dis. ed incise. Ritratto di Laura, copiato da quello dell'edizione del Prof. Marsand di Padova" (cfr. Rossetti 1822). Al numero 90 del catalogo rossettiano è citato un altro esemplare della stampa in esame, ma a lettera aperta, cioè con la scritta LAURA a lettere bianche (BCTS, PETR. Ic. 1, cfr. scheda S 3778). La datazione del'acquaforte va posta tra il 1819 (anno in cui è pubblicato il I volume delle Rime a cura di Marsand, nel quale compare l'incisione di Morghen col ritratto di Laura a cui si ispira, come afferma Rossetti, l'esemplare in esame) e il 1822, anno della pubblicazione del catalogo rossettiano. Per tutte le notizie storico critiche relative all'autore dell'incisione e al modello di riferimento si veda la succitata scheda S 3778.
Rossetti D., Raccolta di edizioni di tutte le opere del Petrarca e di Enea Silvio Piccolomini, Pio II, Venezia 1822
Pierini M., Simone Martini con uno scritto di A. Olivetti, Cinisello Balsamo (MI) 2001