Rainaldi Carlo, XVII

La stampa corrisponde a quella così indicata a p. 28, c. 12, dell' "Indicedelle stampe intagliate in rame..." del 1735: "Altro arco fatto fare in onore del medesimo Pontefice dal Sig.n Duca di Parma avanti gli Orti Palatini, per la stessa occasione, col disegno del Rainaldi, intagliato in acquaforte dal Falda in foglio reale bajocchi 10." (Grelle Iusco, 1996, p. 196). La stampa è presente anche nell'Indice edito dai De Rossi nel 1677 (p. 19, c. 3).Gli archi di cartapesta celebravano il percorso che il nuovopontefice compiva nella presa di possesso della città fino al suo arrivoal Laterano, e alludevano alle strutture simili che nell'antichità romanacelebravano il trionfo degli imperatori. Solitamente l'architetto incaricato delle strutture era quello cosiddetto del Popolo, in questo caso il Rainaldi, che ideò macchine agili e riccamente decorate da statue e colonne (Fagiolo dell'Arco, 1997, p. 46; nella stessa opera si trova una accurata descrizione delle figure allegoriche presenti, pp. 482-483). Questa tradizione, che si era interrotta per Alessandro VII e Clmente IX, riprende in questa occasione. Fasolo ricorda che la struttura, ideata da Carlo Rainaldi,è molto vicina ad alcune soluzioni ideate dall'architetto per alcuni altari ideati negli anni 1675-1678 (Fasolo. 1960, p. 370). Nei documenti conservati persso l'Archivio Capitolino di Roma sono stati trovati i nomi dei pittori che decorarono la struttura effimera, Giovanni Battista Magni e Giuseppe Pontinelli (cfr. Fagiolo-Carandini, 1977, pp265-268, dove viene riportata una presica descrizione della struttura; cfr. anche Cancellieri, 1802, pp. 293-295). Nella presente raccolta fittizia si trova anche la riproduzione dell'arco eretto nella stessa occasione dal Senato e popolo di Roma, cfr. scheda n. 55919.