in basso a destra: Magnelli
in basso a destra: 15/35 - XV - A.M.
L'opera fa parte di un nucleo di dipinti, disegni e stampe che furono di proprietà dell'ingegner Roberto Ruini ed entrarono nelle raccolte civiche con il nome di Collezione Ruini-Zacchi. Gli eredi dell'ingegner Ruini donarono tale collezione all'associazione "La Nostra Famiglia" dalla quale il Comune di Pordenone con un contributo della Regione la acquistò attraverso un iter iniziato nel 2000 e concluso nel 2002. Le opere della collezione, già in comodato presso il museo, vennero presentate al pubblico nel 1999 con una mostra a Pordenone. La litografia in oggetto si colloca in un momento di sintesi di fasi diverse nel lavoro dell'artista: vi si ritrovano il carattere astratto delle opere del primo periodo trascorso a Parigi, quando l'opera di Magnelli, compiutamente astratta, manifesta influenze del cubismo e particolarmente dell'orfismo nell'accentuazione dinamica e coloristica. Tali aspetti sono qui irrigiditi in forme quasi geometriche e cromaticamente trattenute, che ricordano l'esperienza delle "Pierres", opere dei primi anni Trenta che trasfigurano la visione delle cave di Carrara in composizioni di forme rocciose in cui il dato naturalistico è tradotto in elemento compositivo.
Collezione Ruini, La collezione Ruini per la galleria d'arte moderna, Trieste 2003