Il Riparo I delle Grotte Verdi di Pradis costituisce una delle tre cavità che si aprono in successione sul lato destro dell'incisione formata dal torrente Cosa e denominate, nel loro insieme, Grotte Verdi di Pradis. Si tratta di un anfratto roccioso, a pianta semi-circolare, riempito di depositi pleistocenici; il deposito archeologico fu purtroppo quasi completamente distrutto da lavori di sbancamento negli anni Sessanta. I livelli da 13 a 7 contengono resti di orso delle caverne e qualche manufatto musteriano, mentre le unità superiori (US 1 e US 2) abbondano di resti di marmotta e sono ascrivibili alla fase dell'Epigravettiano recente.
La massiccia presenza di resti di marmotta, in associazione con pochi resti di stambecco e cervidi, fu interpretata come accumulo di origine naturale, ma studi recenti dimostrano che essa è principalmente dovuta ad un apporto antropico, secondo quanto testimoniato dalle frequenti tracce di macellazione osservate su elementi anatomici sia del roditore e che degli ungulati. Alcuni manufatti presentano, inoltre, evidenti caratteri non strettamente utilitaristici.
Deux clavicules, Deux clavicules de marmotte epigravettiennes incisée provenant des Grottes Verdi de Pradis (Alpes italiennes), in Paléo, 2011, 22
Bartolomei G./ Broglio A./ Palma di Cesnola A., Chronostratigraphie et écologie de l'Epigravettien en Italie, in La fin des temps glaciaires en Europe - Chronostratigraphie et écologie des cultures du Paléolithique final, 1977, 271
Small specialized, Small specialized hunting sites and their role in Epigravettian subsistence strategies. A case study in Northern Italy, in Hunting Camps in Prehistory. Current Archaeological Approaches. Proceedings of the International Symposium, May 13-15 2009, Palethnology, Toulouse 2011, 3