STRUTTURA ABITATIVA, Età comunale (fase "austriaca").

Oggetto
STRUTTURA ABITATIVA - abitazione
Denominazione
edificio di via dei Rettori 2
Localizzazione
Trieste (TS) Centro Antico
Cronologia
sec. XV d.C.
Ambito Culturale
Età comunale (fase "austriaca").
Codice scheda
SI_253

L'edificio residenziale al n. civ. 2 di via dei Rettori presenta al pianterreno una serie di porte e finestre quadrangolari con telaio in monoliti di calcare. Presso l'ingresso del n. civ. 2B, attorno ad una finestra, la muratura è stata risparmiata dall'intonaco lasciando visibile la tessitura muraria. L'edificio è realizzato, almeno nelle porzioni inferiori, in dadi tendenzialmente quadrati di arenaria, rifiniti a martellina sulla faccia a vista. Al di sopra dell'architrave della finestra si nota un arco di scarico, sempre in arenaria, mentre presso il limite destro dello specchio a risparmio, si intavvede il montante e la porzione dell'architrave in arenaria di un'altra apertura.

La muratura è confrontabile per la tecnica costruttiva e per le caratteristiche tipologiche delle aperture con i relitti di edilizia medievale di via dei Capitelli (vd. scheda SI 255), in particolare con le porzioni di muratura riferibili alla terza fase costruttiva. Ulteriori confronti all'interno del Centro Storico di Trieste coinvolgono l'attiguo edificio denominato Casa de'Giuliani (vd. scheda SI254) e datato su base epigrafica al 1459. Un inquadramento cronologico al Quattrocento è supportato anche dal confronto con edifici simili (medesima tecnica costruttiva e tipologia degli elementi architettonici) situati all'interno dei centri urbani costieri circonvicini. La casa di Muggia in calle Oberdan n. 14 (sede del Museo Archeologico), è databile tra il 1443 e il 1552; le date sono incise rispettivamente sull'architrave interna di una porta murata e su di un concio del prospetto esterno. Sempre in calle Oberdan, Casa Robba-Coreali, datata da uno stemma quattrocentesco murato in facciata, presenta porte al pianterreno identiche a quelle di via dei Rettori, associate a monofore e bifore sormontate da archi ogivali polilobati. Il medesimo assetto ricorre nell'edifici gtico-veneziano noto come Casa Carpaccio a Capodistria e contraddistingue numerosi edifici di Parenzo come casa Zuccato in via Decumana e Casa Predol in via F. Supila (PRELOG 2007).

BIBLIOGRAFIA

Riavez P., Il perimetro fortificato, l'urbanistica e gli edifici, in Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel Trecento (Trieste, Civico Museo del Castello di San Giusto, 30 luglio 2008- 25 gennaio 2009), Trieste - Cinisello Balsamo 2008

Seri A., Lettura d'una carta topografica di Trieste della metà del '700, in Archeografo Triestino, 1985, s. 4, n. 45

Puschi A., Antichità scoperte a Trieste e nel suo territorio nel decennio 1887-1896, in Archeografo Triestino, 1896, 21

Cratey A., Perigrafia dell’origine dei nomi imposti alle androne, contrade e piazze di Trieste, Trieste 1808

Vidulli Torlo M., Schede 1.1-1.7, in Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel Trecento (Trieste, Civico Museo del Castello di San Giusto, 30 luglio 2008-25 gennaio 2009), Trieste - Cinisello Balsamo 2008

Prelog M., Porec grad i spomenici, Zagabria 2007