AREA AD USO FUNERARIO, ambito longobardo, secc. VI-VII d.C.

Oggetto
AREA AD USO FUNERARIO - necropoli
Localizzazione
Cividale del Friuli (UD) S. Stefano "in Pertica"
Cronologia
secc. VI-VII d.C.
Ambito Culturale
ambito longobardo
Indagini di scavo
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia - 1987/00/00-1988/00/00
Mutinelli, Carlo - 1960/00/00
Codice scheda
SI_103

La necropoli di “S. Stefano in Pertica”, così chiamata dal nome dell'antica Prepositura che sorgeva sino al 1772 nel sito poi occupato dal "cimitero vecchio", si localizza a sud-ovest della cerchia urbana di Forum Iulii. L’area, notevolmente urbanizzata, non è stata mai oggetto di scavi estensivi che abbiano rivelato l’effettiva ampiezza della necropoli e la sua probabile connessione con la chiesa. Proprio presso la ex-Prepositura cadeva probabilmente il nucleo originario del cimitero, come dimostrerebbero alcuni ritrovamenti isolati di tombe di guerrieri dell'ultimo trentennio del secolo. Le indagini archeologiche degli anni '60 e '80 nei cortili delle Scuole Materna e Elementare hanno rivelato un settore di poco più tardo (fine VI-inizi VII secolo). Le tombe risultavano ordinate per file approssimativamente parallele, tutte orientate in senso O-E e scavate a profondità variabile nel terreno alluvionale di ghiaia. Si trattava di fosse terragne di forma rettangolare o ellittica, con un allargamento in prossimità delle spalle del defunto, caratterizzate da alcune varianti in base alla presenza di radi massi di recinzione intorno alla fossa, di massi di recinzione e di altre pietre sopra la terra di copertura dell’inumato, oppure di un muretto di massi a secco, con o senza recinzione. Alcune tombe, inoltre, erano sprovviste di qualsiasi sistema di protezione. Delle 43 inumazioni scavate, solo 10 possono definirsi “ricche” per la presenza di corredi importanti (armi, oggetti di ornamento personale, crocette auree), mentre la maggior parte ha restituito solo oggetti comuni (fibbie, pettini, coltelli), quando anche non erano del tutto sprovviste di corredo. Si è osservato che a corredi importanti non necessariamente corrispondeva una tomba particolarmente strutturata con massi di copertura o recinzione, così come non pare indice di una sepoltura “ricca” la maggiore profondità della fossa. Nessun indizio è emerso circa l’uso di casse lignee, da cui l’ipotesi che gli inumati venissero avvolti in un semplice sudario, come del resto potrebbe evincersi anche dai frammenti di tessuto mineralizzato presenti in due tombe, difficilmente attribuibili a una veste per la posizione di giacitura . Nei cortili delle scuole si sono rilevati quattro nuclei di deposizioni in file parallele, con distribuzione non omogenea. Un primo gruppo, su tre file di 2, 6 e 5 deposizioni, è quello scavato dal Mutinelli a nord della Scuola Materna, con un accentramento di tombe “ricche”, che facevano capo probabilmente al guerriero anziano della t 1. Un secondo gruppo, presso il muro divisorio tra i cortiletti delle due scuole, appariva disturbato dalla sovraposizione di strutture murarie a grossi massi, di epoca imprecisata. Un terzo gruppo, emerso in corrispondenza di un giardinetto secondario della Scuola Elementare, nel settore nord dell’area, contava le tombe più illustri di tutto lo scavo: esso era probabilmente in relazione con il guerriero della t. 24, sepolto con apparato d’armi, oggetti da gioco, elementi di abbigliamento personale e una croce in lamina d’oro (vd. scheda ID. 15116). Presso la t. 24, una tomba femminile (t. 27) conservava una fibula ad arco in argento dorato, oro, e granati, una crocetta in lamina d’oro e un pettine di particolar pregio (vd. scheda ID 15118), mentre la vicina t 26 apparteneva a una bambina sepolta con una veste e un velo di broccato intessuto di fili d’oro, in parte conservatisi (vd. schede ID 15069). Le tombe 28 e 29, dalle caratteristiche modeste, si attribuiscono a dei servi. Gli scavi nel cortile maggiore della Scuola Elementare hanno indicato come quest’area non fosse stata sfruttata per sepolture, ad eccezione per il settore di sud-est, dove è emerso un quarto raggruppamento, nel quale spiccava per i notevoli oggetti associati unicamente la tomba di un guerriero armato (t 18;vd. scheda ID 15114).

I dati archeologici disponibili, seppur incompleti, testimoniano l'esistenza nell'area di S. Stefano di una necropoli longobarda di nuova fondazione, occupata già dalla generazione degli immigrati nell'ultimo trentennio del VI secolo e rimasta in vita almeno fino al pieno VII secolo. Si trattava di nuclei di sepolture distinte per gruppi, evidentemente di natura famigliare, comprendenti anche i servi, secondo modalità organizzative simili a quelle dei cimiteri pannonici di Szentendre e di Vörs-Kajdacs. L'area doveva estendersi ben oltre i limiti individuati. E' stato anzi ipotizzato da più parti (BROZZI 1974-1975; LOPREATO 1990) che questo sito si ricollegasse a un vastissimo settore funerario - da identificarsi con la zona conosciuta nel XIII secolo con il toponimo "Pertica" - che occupava una fascia a nord, nord-ovest e sud-ovest di Cividale, comprendendo anche le tombe in località "Gallo", quelle presso la Stazione ferroviaria e le probabili tombe longobarde di Grupignano

BIBLIOGRAFIA

Ahumada Silva I., Cividale longobarda: le necropoli, Riletture e recenti indagini, in Forum Julii, 2003, XXVII

Ahumada Silva I., Materiali inediti dalla necropoli di S.Stefano in Pertica a Cividale del Friuli, in Forum Julii, 1998, XXII

Ahumada Silva I., Sepolture tra tardo antico e alto medioevo a Cividale del Friuli. Considerazioni e topografia aggiornata, in Sepolture tra IV e VIII secolo (7° Seminario sul Tardo Antico e l'Alto Medioevo in Italia centro-settentrionale), Mantova 1998

Necropoli S. Stefano, La necropoli di S. Stefano «in Pertica», Campagne di scavo 1987-1988, Città di Castello 1990

Brozzi M., Il ducato longobardo del Friuli, Udine 1975

Brozzi M., Pertica: un vasto campo cimiteriale longobardo a Cividale del Friuli, in Aquileia Nostra, 1974-1975, XLV-XLVI

Mutinelli C., Scoperta una necropoli “famigliare” longobarda nel terreno già di S.Stefano in Pertica a Cividale, in Memorie Storiche Forogiuliesi, 1960-1961, XLVI