Applique a protome di Medusa, forse relativa a umbone di scudo. Volto realizzato con cura e spiccato senso artistico: occhi grandi, spalancati, non molto infossati, con sguardo duro e diretto, privo di ogni intonazione patetica, reso attraverso l'indicazione delle pupille, date da profondi incavi di forma emisferica, forse destinati ad essere riempiti con altra sostanza, e iridi segnate da incisioni subcircolari. Palpebra pesanti con orli rigonfi, arcate sopraccigliari grandi, pressoché simmetriche, rese con solco profondo che continua nelle due rughe verticali che segnano la fronte sopra il naso; naso regolare, bocca a labbra chiuse dall'espressione seria e quasi imbronciata; parte inferiore del volto ampia e dai profili arrotondati, con leggero accenno a doppio mento, incorniciata da una sorta di cordoncino che verso il basso si assottiglia, forse quale stilizzazione dei due serpentelli annodati.Capigliatura data da riccioli corposi, disposti con una certa regolarità che tuttavia no
Si tratta di un reperto di grande pregio artistico. Un altro esemplare, apparentemente simile, fu rinvenuto da G.D. Bertoli nel corso del Settecento in prossimità di Coseano (Udine)
Giovannini A./ Tasca G., Metalli antichi del Museo di San Vito al Tagliamento. L'età antica e medievale, San Vito al Tagliamento (PN) 2016
Buora M., Vecchie e nuove scoperte di età romana dal Sanvitese, in Antichità Alto Adriatiche: Studi Sanvitesi, Udine 1980, XVI
Cassola Guida P., Il gorgoneion bronzeo, in Aquileia Nostra, Padova 1974-1975, XLV-XLVI