Olla con orlo estroflesso su gola arrotondata, profilo del corpo ovoide; bordo rigonfiato e obliquo all'esterno, con labbro appiattito a fascia solcato all'interno per l'alloggio del coperchio. Sulla parete esterna sono presenti solcature ampie e poco profonde, tracciate con uno strumento a più punte flessibili. Sopra la spalla vi è una fascia di solcature oblique, cui segue una tessitura regolare di linee orizzontali. Sulla parete interna, lo spazio tra l'orlo e la metà della vasca è solcato da incisioni irregolari parallele, forse tracciate a stecca. Impasto duro, secco al tatto, pesante, con fratture irregolari; argilla variabile da marrone rossastro a rosso mattone scuro, con superfici da marrone scuro a nero, grigia scura al nucleo; cottura in atmosfera poco controllata in ambiente riducente. Inclusi molto frequenti piccoli e medi di quarzo, meno frequenti ma molto evidenti inclusi di quarzo e calcite di grandi dimensioni; abbondante presenza di mica.
Tra gli esemplari di manufatti in ceramica grezza provenienti dal pozzetto USM 438, l'olla in esame rientra nel gruppo di reperti assegnati ad un arco cronologico compreso tra fine VII e IX/X secolo, caratterizzandosi, oltre che per gli aspetti morfologici, per il tipo di impasto e per la cottura condotta in ambiente riducente che ne determina una colorazione scura (Negri 2007, p. 41).
Negri A., La ceramica grezza, in Il pozzetto USM 438. Uno squarcio sulla vita quotidiana nel XIII secolo. Quaderni della Motta, Gradisca d'Isonzo (GO) 2007, 2
Negri A., La ceramica medievale grezza dagli scavi nella chiesa di S. Daniele "in castello" a S. Daniele del Friuli, Università degli Studi di Udine 1993-1994