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fronte: [hic iacet?] Largi= / [us filiu?]s fidelis / [in pac?]e recessit, / qui vixit annos XXϛIII, men= / sis sex, dies sex, III idus{i} oct(obres), / qui recessit in pace. paren= / tis contra votum posu= / erunt
Lastra parallelepipeda in marmo con iscrizione.
Traduzione: "(Qui giace il figlio?) Largius, che visse ventinove anni, sei mesi, sei giorni, morto (in pace?) da battezzato tre giorni prima delle idi di ottobre (13 ottobre); se n’è andato in pace. I genitori posero contro quanto si auguravano". L'epitaffio è dedicato dai genitori al figlio ventinovenne Largius, morto da battezzato (fidelis). Il defunto è raffigurato come orante in basso, al centro della lapide, tra una colomba e un agnello. L’orante indossa una tunica manicata e una clamide. Presso il suo capo è incisa una croce tra le due lettere apocaliche A e ω. Il ductus è regolare; foglioline d’edera (hedera distinguens) apposte come punti di separazione. Da notare: alla riga quarta l’episemon per VI; alle righe quattro-cinque "mensis" per "menses"; alle righe sei-sette "parentis" al posto di "parentes".
Vergone G., Le epigrafi lapidarie del Museo Paleocristiano di Monastero (Aquileia), Trieste 2007
Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3