Corredo tombale costituito da: una crocetta in lamina d'oro; un bacile di bronzo; un paio di cesoie, due coltelli di ferro; un pettine in osso; un corno bovino con funzioni magico-apotropaiche; dadi, piastrine e pedine da gioco in osso e corno di cervo; un acciarino di ferro con relativa pietra focaia in selce. L'armamento del defunto è rappresentato da: una spatha, un'ascia, una cuspide di lancia, uno scudo (di cui restano l'umbone, parti dell'imbracciatura in ferro e i ribattini in rame); alla cintura della spatha e ad altre cinghie secondarie appartenevano numerosi elementi di guarnizione in ferro decorati in agemina in argento e ottone (placche, controplacche, fibbie, linguette), due bottoni in osso, alcuni rinforzi in ferro del fodero, un ribattino e un chiodino in argento. Nella tomba si sono rinvenute anche due piccole fibbie, una in ferro e una in bronzo, e una linguetta di rame; una laminetta, una piastrina e una placchetta di bronzo; una cerniera, una borchia, una laminett
Si tratta evidentemente di una tomba "nobiliare", appartenente a un guerriero, esponente delle alte gerarchie longobarde. A fronte del ricco corredo, si nota la semplicissima struttura della tomba, trovata priva dell'apparato di recinzione in pietra che caratterizzava molti dei sepolcri della necropoli
Brozzi M., Accanto al guerriero longobardo i giochi preferiti, in Numismatica e antichità classiche. Quaderni Ticinesi, 1993, XXII
Necropoli S. Stefano, La necropoli di S. Stefano «in Pertica», Campagne di scavo 1987-1988, Città di Castello 1990