La fotografia in teatro: l'Archivio Rodolfo Castiglione

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La fotografia in teatro: l'Archivio Rodolfo Castiglione

Rodolfo Castiglione nasce a Udine nel 1927 da una famiglia di ideali antifascisti tant’è che il padre, di origine siciliana, viene confinato a Udine e in seguito, insieme al fratello, deportato a Mauthausen. Da giovane studente, Rodolfo, inizia insieme a un gruppo di compagni d’università, la sua attività in ambito culturale.
Nel 1946 costituisce il Circolo udinese del Cinema, primo Cineclub del Friuli, seguito poco tempo dopo, dalla Sezione Cinema del Circolo della Cultura e delle Arti diretta allora da Callisto Cosulich. Nello stesso anno fonda, insieme a Tiziano Cautero, il Teatro Sperimentale Udinese in cui si cimenta anche come attore.
Ė però negli anni Cinquanta, che dall’unione di vari gruppi filodrammatici presenti sul territorio, nasce il Piccolo Teatro “Città di Udine” di cui Castiglione è uno dei più attivi promotori. In una prima fase, l’impegno è indirizzato all’attività attoriale ma è quando ne diventa direttore e regista che il sodalizio artistico opera una svolta decisiva.
In pochi anni, sotto la sua abile e attenta direzione, il Piccolo si ritaglia un ruolo di primo piano all’interno della vasta pletora dei gruppi amatoriali d’Italia.

Alla fine del 1960 ha l’idea di costituire il Teatro Club; in una città che ormai da diversi anni ha perso l’ultimo spazio fisico dedicato al teatro (il Teatro Puccini viene demolito nel 1950), egli raccoglie in un’associazione un pubblico di appassionati di teatro generando così una spinta positiva da parte dell’opinione pubblica tesa a stimolare il potere politico per dotare la città di uno spazio adeguato alle rappresentazioni teatrali.
Sono anni di grande fermento e di una sempre crescente attenzione da parte degli udinesi per il teatro di prosa; nascono serate dedicate agli autori emergenti del periodo e prendono avvio le vere e proprie stagioni offerte alla cittadinanza utilizzando di volta in volta spazi provvisori (la sala Ajace, l’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale Zanon, una sala dell’Associazione Industriali) fino ad arrivare al Cinema Roma, il solo dotato anche di un palcoscenico e di due camerini (uno per le attrici e uno per gli attori). Il Teatro Club si appoggia anche alla disponibilità del Teatro Stabile di Trieste che porta, nel 1969, alla costituzione dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia.

L’ERT, con la direzione di Castiglione, consentirà, che in oltre venti teatri della Regione, comincino ad essere programmate con regolarità, stagioni di prosa ed eventi culturali collaterali. Per Udine e il territorio sarà finalmente l’occasione di vedere calcare le scene il meglio del teatro italiano contemporaneo: Anna Proclemer, Carla Gravina, Gino Cervi, Alberto Lionello, Gianrico Tedeschi, Mario Scaccia solo per citarne alcuni.
Con l’inizio degli anni Settanta a Udine si prevede di inaugurare un nuovo spazio multifunzionale,  il Teatro delle Mostre (per tutti da sempre conosciuto come Palamostre) progettato dall’architetto Gianni Avon e che inizialmente non prevedeva aree dedicate al teatro, poi, per una serie di eventi fortunati e per la sensibilità dell’architetto Avon, disponibile ad apportare significative modifiche realizzative al progetto originario, finalmente il 10 novembre 1970, il Teatro delle Mostre viene inaugurato. La serata è affidata al Piccolo Teatro “Città di Udine” che porta in scena “Le smanie per la villeggiatura” di Carlo Goldoni, per la regia di Rodolfo Castiglione.

Ė del 1976 la prima rappresentazione di I Turcs tal Friûl di Pier Paolo Pasolini, nel primo anniversario della morte dell’intellettuale friulano.
Nei successivi trent’anni continua ad occuparsi dell’ERT, nel 2000 assume la carica di Sovrintendente del Nuovo Teatro Giovanni da Udine e ricopre numerose cariche a livello nazionale e regionale. Scompare il 4 dicembre del 2016 donando il sua archivio personale all’ERT affinché venga conservato, catalogato e reso fruibile a studiosi e appassionati.

L’archivio

Nel 2010 Rodolfo Castiglione decide di donare il suo archivio personale all’ERT FVG; l’archivio raccoglie periodici (circa 1000 riviste di teatro), un migliaio di volumi di letteratura e poesia che coprono un arco temporale che va dal 1883 al 2010, calendari delle compagnie, stagioni di prosa, promozione e stampa nonché nastri audio e film, quadri, dipinti, disegni.
L’archivio fotografico ha una consistenza di circa 7300 oggetti: 2488 positivi su carta e negativi; 134 diapositive (42 di Italo Zannier  realizzate tra il 1950 e il 1976  e 49 di Mario Sillani Djerrahian); 1579 (positivi e negativi) relativi al Piccolo Teatro “Città di Udine”; 928 fotografie delle compagnie ospiti che raccontano quasi 200 spettacoli diversi dal 1965 al 2019.