macchina universale di prova

Oggetto
macchina universale di prova
Categoria
fisica
Ambito di produzione
Tinius Olsen & Co. - Philadelphia
Cronologia
1879
Localizzazione
Trieste (TS)
smaTs. Sistema museale dell'ateneo di Trieste. Scienza delle costruzioni
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Codice scheda
PST_1624
Iscrizioni

La macchina è dotata di una serie di ingranaggi e frizioni che servono per trasmettere il moto ad un ripiano mobile all’interno di un’incastellatura fissa: grazie alla presenza di un cambio meccanico il ripiano mobile può muoversi verso l’alto o verso il basso con due velocità diverse. Il ripiano mobile è dotato di una coppia di morsette cui corrisponde un’analoga coppia di morsette sul ripiano fisso posto alla sommità dell’incastellatura. Al ripiano mobile è collegato un sistema di rilevamento del carico applicato (mediante il movimento del ripiano stesso) costituito da una bilancia a stadera su coltelli il cui movimento per la regolazione continua del carico rilevato è affidato ad un sistema misto elettromeccanico.

FUNZIONE

Macchina per effettuare prove di resistenza su materiali. Si utilizza la macchina per misurare i valori caratteristici di vari materiali portati a rottura per trazione, compressione o flessione.

MODALITA' D'USO

Prove a trazione: si dispone la prova superiormente al piatto mobile e si attrezza la macchina con le coppie di morsette adeguate alla tipologia di provino da testare (piatto o cilindrico di vari diametri). Prove a compressione o flessione: si dispone per la prova inferiormente rispetto il piatto mobile e si tolgono gli elementi sporgenti inferiormente dal piatto mobile per disporre al loro posto il piatto di contrasto (compressione) o il punzone e gli appoggi adeguati (flessione). Agendo sul cambio si produce lo spostamento del piano mobile che, in funzione della rigidezza del materiale in prova, produce un aumento del valore del carico imposto. La stadera si sbilancia e chiude un contatto elettrico, un elettromagnete agisce su una frizione meccanica che, prendendo il moto da un rinvio dell’albero motore, produce uno spostamento nella massa sul braccio della stadera: ripristinando l’equilibrio si ha l’apertura del contatto elettrico e una nuova lettura del carico. Tale lettura è costituita da 2 valori, ovvero uno grossolano lungo il braccio della stadera ed uno fine sul disco alla base del braccio stesso.