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sul guscio in ghisa delle bronzine: 50/OMB/55
su cartone inserito tra flangia e mola: OME. (BRESCIA). ITALIA
albero motore sollevato dal pavimento di circa 50 cm grazie a due basi tronco-piramidali in calcestruzzo su cui sono fissati mediante viti i supporti in ghisa con cuscinetti di bronzo attraverso cui passa l'albero con terminali a vite. Le bronzine sono lubrificate attraverso dei fori collocati superiormente ai supporti in ghisa e chiusi originariamente da dei tappi, di cui se ne conserva uno solo, trattenuto da una catenella in ottone fissata centralmente da una vite. A metà circa della lunghezza dell'albero è collocata la puleggia di trasmissione in legno a una velocità collegata con cinghia alla puleggia conduttrice. Alle estremità dell'albero sono montate due mole da sgrossatura strette tra due flange sagomate con uno scarico affinchè la pressione venga esercitata su una corona circolare. Tra mola e albero è inserita una boccola di ottone. Perchè la mola non si rompa, un disco di cartone è inserito tra flangia e mola; il cartone serviva anche per correggere i difetti di rotazione perchè le mole non erano mai tornita perfettamente e le due facce non sono mai perfettamente parallele (la mola #sberlava# e #saltava#). Un lume è attaccato alla base in ghisa per mezzo di un ferro ripiegato attorno alle viti del basamento. Una piccola levetta comanda l'accensione e lo spegnimento della lampadina attaccata ad un cavo elettrico ora tagliato, e nascosta da un paralume realizzato artigianalmente con materiali di recupero.
trasmettere il moto a due mole contemporaneamente
posizionate le cinghie di trasmissione a collegare la puleggia conduttrice dell'albero motore e la puleggia della molatrice, si azionava il motore elettrico facendo muovere le due mole montate sull'albero della molatrice.
Rosa Fauzza P., Il lavoro nelle coltellerie di Maniago, s.l. 2005