macchina per guillochè, produzione industriale

Oggetto
macchina per guillochè
Categoria
meccanica
Ambito di produzione
produzione industriale
Cronologia
1945 - 1955
Localizzazione
Maniago (PN)
Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie
Ex CO.RI.CA.MA.
Codice scheda
PST_234

Macchina con una struttura in ghisa a base rettangolare, appoggiata sul banco di lavoro, costituita da due elementi mobili. Il primo è la slitta portautensile con sei alloggiamenti per le punte in carbonio; ogni portautensile ha un dispositivo a molla interno per la regolazione della pressione delle punte sul materiale da incidere, a seconda che questo sia più o meno tenero. La leva sulla sinistra comanda lo spostamento in avanti della slitta fino al punto stabilito da una battuta la cui regolazione è impostata grazie ad un fermo posto sul lato destro. La stessa leva, grazie ad una ruota dentata collocata sempre sul lato destro, consente contemporaneamente uno spostamento laterale dell'elemento mobile verticale. Questo è costituito da sei alloggiamenti per le guancette dei temperini da decorare; il moto verticale è comandato dalla manovella sulla destra. Il motivo decorativo guillochè poteva consistere in una linea dritta oppure a zig zag più o meno serrato; un dispositivo sopra la manovella costituito da tre piccole ruote di cui una liscia e due poligonali permetteva di selezionare il motivo da eseguire, alzando un selettore a leva posto sul lato sinistro. Se l'operatore voleva ottenere un motivo a linea dritta, impostava il selettore sul disco liscio, altrimenti per le linee a zigzag, sulle ruote poligonali. In corrispondenza di queste ruote, un piccolo nottolino permetteva di impostare l'angolazione dei segmenti del motivo a zigzag.

FUNZIONE

incidere i manici metallici dei temperini, a coltello finito, con il motivo decorativo a guillochè

MODALITA' D'USO

L'operatrice stava seduta davanti alla macchina. Per prima cosa faceva una prova su un solo manico, per regolare la macchina al fine di ottenere la decorazione richiesta. Procedeva quindi con il fissaggio sui fermi dei diversi manici, tutti alla medesima altezza in modo tale che il punto di inizio della decorazione fosse uguale per tutti gli esemplari; così facendo, bastava che l'operatrice durante la lavorazione tenesse d'occhio uno solo temperino. Con la leva di sinistra faceva avanzare le punte fino a toccare i manici e azionando la manovella di destra faceva muovere verticalmente i pezzi in modo tale che le punte di diamante incidessero il materiale con il decoro voluto. Per i decori composti da più linee, ogni nuovo spostamento in avanti del carrello porta punte provocava il contemporaneo spostamento laterale dei manici.

Informatore: Luciano Nocent, coltellinaio in pensione.

Leggi tutto

BIBLIOGRAFIA

Rosa Fauzza P., Il lavoro nelle coltellerie di Maniago, s.l. 2005