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Macchina a funzionamento manuale, composta da un'incastellatura ad arco poggiante su una base rettangolare che viene fissata al banco con viti, per le quali sono predisposti due fori circolari, uno anteriore e l'altro posteriore. Sul fronte, in corrispondenza della testa della macchina, la base diventa circolare con bracci laterali, in cui sono ricavate guide per il fissaggio del supporto su cui viene appoggiata la lama in lavorazione e un foro centrale per agevolare la caduta del truciolo. Alla sommità dell'incastellatura, una bussola di bronzo con filettatura trapezoidale di passo piuttosto grande, che consente il moto rototraslatorio di un albero a vite, alla cui estremità inferiore è collocato il corsoio portapunte di forma esagonale, cui possono essere fissati punte o punzoni. Alla vite è collegata la leva con un solo braccio ad asse spezzato che ne consente il movimento e che termina con un disco d'acciaio con funzione di contrappeso.
foratura/marchiatura
Applicata la punta oppure il punzone al mandrino e tenuto fermo con la mano sinistra il pezzo da forare o la lama da marchiare sul letto applicato alla base, con la mano destra veniva tirata a sé la leva provocando la discesa della punta o del punzone sul materiale in lavorazione.
Informatore 1: Adalgiso Rovere, coltellinaio in pensione.
Rosa Fauzza P., Il lavoro nelle coltellerie di Maniago, s.l. 2005