su etichetta apposta al regolatore: SOCIETA' ANONIMA/ING. MONCALVI & C./COSTRUZIONI MECCANICHE/ PAVIA/REGOLATORE N. 405/TIPO 130.
sulla chiocciola della turbina: OP.EW
Il macchinario, con struttura portante in ghisa, è stato montato su un supporto metallico ed è costituito da diversi componenti: il regolatore, collegato tramite due cinghie di trasmissione all'albero motore; il volantino di manovra che aziona il pistone a pressione che tramite dei giunti di collegamento permette di manovrare l'otturatore dell'ugello (lo spinotto che in questo caso è il distributore della turbina) presente dentro la condotta; la turbina vera e propria costituita da una girante in acciaio con pale a cucchiaio; due cuscinetti ad anello; un albero motore circolare ed un giunto in acciaio (per il collegamento con l'alternatore). Diverse parti del macchinario (pistone, turbina, condotta, cuscinetto) sono state sezionate e colorate di rosso, a scopo illustrativo. Il macchinario è accessoriato con 3 indicatori di livello dell'olio (nei cuscinetti e nel regolatore), 8 ingrassatori tipo staufer di dimensioni diverse e colorati di rosso (in corrispondenza dei diversi punti di contatto degli ingranaggi) e 2 monometri di dimensioni diverse (in corrispondenza di pistone e condotta). Il regolatore è provvisto di dispositivo anche per l'attivazione automatica, grazie alla levetta di selezione posta alla sommità della base.
Funzione didattico-espositiva. Serviva per trasformare l'energia cinetica dell'acqua in energia meccanica che poi trasmette, mediante l'albero di trasmissione, all'alternatore. Per generazione di piccola potenza.
Azionato, manualmente, il volantino di manovra che permette di regolare l'otturatore, l'immissione dell'acqua colpisce direttamente le pale della girante. Il funzionamento avviene per urto.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988
Polettini A., Impianti elettrici di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione ed utilizzazione, Milano 1944