su entrambi i lati corti della base: BREVETTATO
su un lato lungo della base: ING. A. RIVA. & C. MILANO
sulla manovella di azionamento: REGOLATORE/FUNZIONE/FUORI/IN
sul cilindro rotante: 3/32396/1772/25
alla sommità del cilindro motore: 8/32396/10
Il macchinario è costituito da una robusta base d'appoggio a forma di parallelepipedo sulla quale sono montati due cilindri collegati da una leva orizzontale di regolazione, l'uno a sostegno del volantino di azionamento manuale, l'altro a supporto per il pendolo di Watt (che garantisce il mantenimento della velocità). Lateralmente sono state fissate, tramite bulloni, due ruote di trasmissione di diversa misura (per il collegamento con l'albero motore) e il dispositivo di azionamento, manuale o automatico, a semplice levetta.
Regolare l'apertura e la chiusura del distributore della turbina, tramite dei leverismi agganciati lateralmente. Le due pulegge e le rispettive cinghie di trasmissione collegate all'albero motore danno il numero di giri a cui va la macchina. Il regolatore mantiene costante il numero di giri di un motore e quindi la velocità dell'albero di trasmissione. Il pendolo contiene alla sommità due masse poligonali in ghisa che ruotano solidali ad un asse, regolate costantenente da due molle calibrate a seconda dei giri che si vogliono mantenere (lo strumento agisce in base alla forza centrifuga delle masse).
Avviato a mano tramite la rotazione del volantino di manovra, quindi, una volta avviato, si può posizionare la leva in modo che il pendolo lavori automaticamente. Se così non fosse, la regolazione avviene sempre tramite volantino.
Dal cartellino di carta ad essa abbinato si rilevano i diversi passaggi di proprietà del macchinario: Società "Calce Sois", Società Bellunese di Elettricità, Società Sviluppi Industriali "Sosvi" (Calalzo di Cadore), Enel. Venne attivato nel 1931, disattivato nel 1976 a seguito dell'automazione dell'impianto.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988