su targehtta metallica fissata alla cassa: SOCIETE' ANONYME/BROWN,BOVERI & CIE/BADEN, SUISSE/N. 11285/HP 2600/AMP. 388/VOLTS 3600/TOUR 315
Il macchinario è costituito da un robusto corpo metallico a cilindro piatto disposto in senso verticale, parzialmente incassato nel pavimento; è collegato, centralmente tramite l'albero motore, alla turbina, tramite tre cavi di uscita posti nella parte inferiore, al trasformatore. Si compone di due parti essenziali: lo statore e il rotore. Lo statore è l'elemento fisso e portante della macchina, è composto da una cassa metallica provvista di 24 fori (per l'areazione e il raffreddamento) alla quale sono fissati degli avvolgimenti statorici (barrette di rame rivestite di materiale isolante in tessuto verniciato). Il rotore è formato da 16 bobine di eccitazione, composte da un nucleo di ferro avvolto di rame, alimentate da una corrente continua trasmessa, attraverso due anelli, dalle 16 spazzole. Queste, fissate sull'apposito supporto, saldamente ancorate a coppie sulla ghiera terminale dell'alternatore e poste a contatto con l'albero motore, sono collegate tramite due cavi elettrici alla dinamo-eccitatrice. Dai due cuscinetti laterali dell'alternatore escono due tubi di raffreddamento dell'olio, uno in entrata e l'altro in uscita.
Trasformare l'energia meccanica in energia elettrica, creando il campo magnetico necessario per il passaggio degli elettroni. Il rotore, al passaggio della corrente continua, funge da elettromagnete (o induttore di corrente), producendo un campo magnetico in movimento. Il campo magnetico in movimento elettrizza gli avvolgimenti statorici e, per induzione, ai loro capi si genera una tensione di corrente indotta. Ad ogni rotazione si crea una differenza di potenziale, generando così una corrente elettrica alternata che viene indirizzata, tramite i tre cavi di uscita, al trasformatore.
La dinamo-eccitatrice alimenta con corrente continua le bobine del rotore, tramite sfregamento delle spazzole; in questo modo si crea un campo magnetico che induce passaggio di elettroni nello statore (corrente elettrica alternata).
Da collegare a turbina n. inv. 190 e albero motore n. inv.198.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988
Polettini A., Impianti elettrici di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione ed utilizzazione, Milano 1944