in basso a destra: A. Родченко
Composizione astratta formata da figure geometriche assemblate fra loro a formare una struttura irregolare caratterizzata da un corpo triangolare con apice verso il basso e una struttura sormontante resa con forme triangolari e curvilinee. I colori prevalenti sono azzurro, rosso, giallo, nero, marrone, stesi con campitura piatta. Lo sfondo è giallo-ocra steso in modo piatto e uniforme.
Alexander Vesnin Rodchenko oltre ad esser indiscutibilmente famoso per la sua arte fotografica, si distinse nel variegato panorama delle avanguardie russe anche in ambito grafico e pittorico. Formatosi all’Istituto d’Arte di Kazan, dove tra l’altro conobbe la sua futura compagna Varvara Stepanova, ebbe modo di avvicinarsi al Futurismo russo assistendo nel 1914 agli spettacoli futuristi tenuti nella stessa località. Nell’anno seguente in una lettera indirizzata alla Stepanova, Rodchenko palesò le sue intenzioni “Adesso so cosa scriverò, e penso che sarà nuovo e audace. Libererò la pittura (perfino quella futurista) da ciò che finor l’ha tenuta schiava. […] Preferisco vedere le cose usuali in modo inusuale” (M. Rodchenko, “Aufsätze, Autobiographisch Notizen, Briefe, Erinnerungen”, trad. dal russo da H-J. Lambrect, Verlag der Kunst, Dresda, 1993, p. 168). Già in nuce si coglie la sua poetica: egli vuole svincolare la pittura da ogni riferimento all’oggetto reale e l’immagine che verrà riprodotta deve essere il frutto unicamente della forza creatrice dell’artista. Metterà in pratica questa sua convinzione nel 1916 in una serie di disegni astratti a inchiostro a china realizzati unicamente con strumenti da disegno, righello e compasso, senza alcuna linea tracciata a mano. È la prima volta che a qualcuno viene in mente di usare esercitazioni di disegno geometrico per creare un’opera d’arte ed esporla ad una mostra. Da questa prima sua riflessione, da lì a poco nacque il Costruttivismo del quel Rodchenko ne fu esemplare esponente sostenendo che ora era inutile raffigurare qualcosa, si doveva costruirla (A. Lavrentiev, “Alexander Rodchenko e Varvara Stepanova”, in “Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa, a cura di H. Eipeldauer – L. Giusti, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2017, pp. 101-109). Nel corso di questa parabola l’artista realizzò delle composizioni geometriche come l’olio su tela della collezione De Martiis, una composizione geometrica di forme elementari e dai vivaci colori che assemblate insieme formano vagamente una struttura composta da un corpo triangolare, due sporgenze laterali e una testa semicircolare. Dal semplice titolo “Composizione” sembra perfettamente rispondere a sistemi compositivi fondati su minimi mezzi espressivi che Rodchenko nel 1918 attuò nelle sue composizioni astratte. Una versione molto simile a quella di Cividale risulta nella collezione Costakis del Museo Statale di Arte Contemporanea di Salonicco. Si tratta di un’opera su carta datata 1919, titolata “Pagliaccio - Pierrot” che presenta una diretta corrispondenza in alcune componenti geometriche, come nello stesso fondale giallo-ocra. Si tratta probabilmente di due versioni dello stesso soggetto, pertanto possiamo datare la tela della collezione De Martiis allo stesso periodo e intitolarla allo stesso modo di quella di Salonicco (“Avanguardia russa da Malevič a Rodčenko. Capolavori della collezione Costakis del Museo Statale di Arte Contemporanea di Salonicco”, a cura di M. Tsantsanoglou – A. Charistou, Skira, Milano, 2015, p. 145). Nel 2001 l’opera risulta nella collezione Jean Chauvlin di Parigi, nel 2010 nella collezione eredi Sergei Popov di Berlino e nel 2016 presso la collezione Georg Soldatenko 2016 di Dubai (Emblemi delle Avanguardie Russe. Collezione De Martiis, a cura di S. Colussa, Tolmezzo (UD) 2021, p. 104).
Emblemi Avanguardie, Emblemi delle Avanguardie Russe. Collezione De Martiis, Tolmezzo (UD) 2021
Cecchetto S., Emblemi dalle avanguardie, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Amore Rivoluzione, Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa, Cinisello Balsamo (MI) 2017
Avanguardia Russa, Avanguardia russa da Malevič a Rodčenko. Capolavori della collezione Costakis del Museo Statale di Arte Contemporanea di Salonicco, Cinisello Balsamo (MI) 2015