sul retro: 2737 VASARELY
sul retro, etichetta: Il Castello galleria d'arte di Milano
Composizione articolata su cromie fredde che vanno dal blu all’azzurro. È formata da una serie di tondi accostati gli uni agli altri a ricoprire la superficie di quattro globi posizionati ai lati della tela quadrata. Al centro si forma una figura romboidale dai lati curvi sempre resa con le stesse tonalità e ricoperta da tondi.
In pieno opera optical, CTA-LILA-III suggerisce un effetto visivo di movimento dove la costruzione impostata su forme circolari, sembra ruotare con andamenti differenti. Eseguita nel 1975 si colloca in uno di momenti più fortunati della carriera di Vasalery ormai riconosciuto a livello mondiale come artista cinetico. In questo caso la sigla III indica che si tratta della terza versione dello stesso motivo, reiterando un intento di produzione seriale che l’artista persegue sin dagli anni Trenta. Egli sosteneva che l’arte dovesse essere disponibile per tutti in una sorta di democratizzazione dell’opera d’arte, per cui l’incisione e i multipli divennero il paradigma della sua attività. Come ha notato Cristina Beltrami “letto soprattutto alla luce degli odierni sviluppi tecnologici, la produzione matura di Vasarely non sembra nemmeno realizzata da mano umana […]” (La Collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, scheda, catalogo a cura di S. Cecchetto, C. Beltrami, Cividale del Friuli 2020, p. 191).
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Cecchetto S., La collezione De Martiis: un percorso del gusto, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Beltrami C., Tempi e modi di una collezione: le scelte di Giancarlo De Martiis, in La collezione famiglia de Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020