in basso a destra: Pignon/ 71
La metà sinistra della superficie pittorica è riempita da un ombrellone aperto visto dall’alto. I colori con cui è dipinto sono bianco-azzurro con un decoro a tasselli blu e gialli. Esso è piantato ai margini di una spiaggia, riconoscibile per i tratti pittorici ondulati e i colori rosati, in basso a sinistra. La metà destra della tela è invece declinata con delle forme irregolari che spaziano dalle profonde tonalità di blu, azzurro, verde, giallo. Forme rosa evocano la presenza di una figura umana.
Nel 2017 Giancarlo De Martiis acquista presso la Galleria De Cilla di Udine (ex Galleria il Girasole) sette opere di Edouard Pignon aventi come soggetto nudi e paesaggi di sapore mediterraneo. L’interesse del collezionista è rivolto principalmente a opere dell’artista francese realizzate negli anni Settanta, periodo creativo celebrato in una retrospettiva italiana tenuta alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1975 in cui il critico Giuseppe Marchiori ne esalta la matrice matissiana. (C. Beltrami, “Tempi e modi di una collezione: le scelte di Giancarlo De Martiis”, in “La Collezione della famiglia De Martiis a Cividale del Friuli”, a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, Cividale del Friuli, 2019, p. 22). Eduard Pignon è un artista che si avvicina all’arte negli anni Venti, spontaneamente, frequentando i musei parigini e i corsi serali di disegno, per poi cominciare alla metà degli anni Trenta una produzione pittorica accanto alla professione di grafico impaginatore per un settimanale francese. In quegli anni conosce Pablo Picasso col quale rimane legato da una solida amicizia per molti anni, tanto che nel 1951 soggiornerà a Vallauris nella casa del pittore spagnolo lavorando a suo fianco. Pignon sperimenta la produzione seriale nel 1945 quando sarà ad Ostenda, caratteristica che ritroviamo anche nella serie di nudi conservati a Palazzo de Nordis. “Le nageur rose” è un quadro che nella personale collezione di Pignon di De Martiis si distingue per l’evidente scomposizione delle forme. Solo dopo un’attenta osservazione emergono dalla superficie cromatica del fondo, gli elementi compositivi dell’opera: la visuale pare essere dall’alto dove scorgiamo a sinistra un grande ombrellone dalle accese tonalità degli azzurri e dei blu che, inframmezzati da colpi di giallo, si stagliano sul fondo chiaro. A destra, si avverte nel profondo blu del mare una figura, scomposta nelle forme ma che le tonalità rosa ci inducono ad associarla ad un corpo umano. Si tratta del nuotatore che con le sue braccia in movimento pare nuotare verso l’ombrellone. La resa piatta e l’acceso cromatismo sono una chiara derivazione del decorativismo matissiano, mentre la scomposizione delle forme cita indubbiamente Picasso. Secondo Cristina Beltrami “[…] il ‘Nuotatore rosa’ è certamente quello che per piattezza e incastro dei piani in soluzioni cromatiche […] annuncia in qualche modo l’opera, di natura certamente più concettuale, di Claude Viallat, artista formatosi proprio a Parigi negli anni di massima fortuna della Seconda Scuola di Parigi a cui faceva capo lo stesso Pignon.” (La Collezione della famiglia De Martiis a Cividale del Friuli”, a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, scheda, Cividale del Friuli, 2019, p. 178).
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Beltrami C., Tempi e modi di una collezione: le scelte di Giancarlo De Martiis, in La collezione famiglia de Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Cecchetto S., La collezione De Martiis: un percorso del gusto, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020